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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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In questo stesso versetto Paolo invoca il Signore Gesá perchÇ venga. Non Å, la<br />

sua, una invocazione spirituale, di una presenza piá vicina, piá sentita ed<br />

avvertita, di una presenza di consolazione o di piá forte speranza da infondere<br />

nel cuore.<br />

La sua Å una invocazione perchÇ il Signore ponga fine alla storia e si entri<br />

nell’eternitÖ.<br />

Questa invocazione puà avere una valenza personale e una cosmica. ä<br />

valenza personale quando uno invoca per sÇ la venuta del Signore perchÇ<br />

sente che ormai la sua vita ha raggiunto la pienezza, la sazietÖ.<br />

Tutto quanto il Signore ci ha comandato di fare, noi lo abbiamo fatto ed Å<br />

venuto il momento, Å giunta la sera per cui bisogna andare a ritirare il premio.<br />

Lavorare nel campo sarebbe controproducente, perchÇ non si hanno piá forze<br />

per poter continuare.<br />

Invocare il Signore, perchÇ venga a prenderci con sÇ quando tutto Å compiuto,<br />

non Å peccato, anzi Å amore per il Signore, Å desiderio di stare con Lui.<br />

ä il Signore che deve venire a prenderci; nessuno puà decidere da se stesso di<br />

andare dal Signore. Questo, oltre che peccato contro la vita, sarebbe peccato<br />

contro la volontÖ di Dio che si deve sempre e comunque rispettare.<br />

FinchÇ siamo su questa terra, finchÇ rimaniamo in vita, c’Å sempre qualche<br />

cosa che ancora non Å compiuta e dobbiamo spendere tutte le nostre energie<br />

per compierla e realizzarla.<br />

L’altro significato Å quello cosmico, della fine del mondo e della storia; Å il<br />

tempo in cui il Signore farÖ i cieli nuovi e la terra nuova, in cui opererÖ la<br />

risurrezione e il giudizio finale.<br />

Anche questa preghiera il cristiano puà sempre fare. A condizione che il motivo<br />

Å l’amore piá grande da vivere nel cielo. Questo amore Å l’incontro definitivo<br />

con Cristo per tutta l’eternitÖ, assieme a tutti i beati nel suo regno di luce e di<br />

gloria eterna.<br />

ä, questa, una invocazione perchÇ si compia il fine della nostra vita, ma anche il<br />

fine dell’intero universo, di tutta la creazione.<br />

Per i primi cristiani l’attesa era quella di vedere Cristo Gesá apparire sulle nubi<br />

del cielo per dare compimento e definitivitÖ al suo regno, da consegnare al<br />

Padre dei cieli.<br />

[23]La grazia del Signore Gesù sia con voi.<br />

Al saluto si aggiunge un augurio di grazia. La grazia Å del Signore Gesá.<br />

Questa grazia deve essere con tutti i Corinzi.<br />

La grazia Å la vita divina, la vita di Cristo, che deve scorrere come il sangue e<br />

inondare tutta la loro vita.<br />

Paolo vuole che sia Cristo a vivere nei Corinzi. ä questa la grazia che egli<br />

augura loro.<br />

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