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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Paolo conosce bene Timoteo; sa che a Corinto avrebbe potuto incontrare delle<br />

difficoltÖ, chiede ai Corinzi di mettere un po’ di attenzione, facendo sâ che<br />

Timoteo si trovi a suo agio. Cià che Timoteo non Å capace di chiedere loro o di<br />

esigere da loro, devono essere loro a farlo. Li invita a comportarsi in modo<br />

differente da come si comportano con lui quando si trova in mezzo a loro.<br />

Conoscere chi Å l’altro, far sâ che trovi una comunitÖ dove possa svolgere la<br />

propria missione, chiedere alla comunitÖ che venga in suo aiuto Å cosa santa,<br />

oltre che saggia ed intelligente. ä questo un consiglio che nasce dal cuore<br />

amorevole di Paolo per Timoteo, ma Å frutto della sapienza dello Spirito che<br />

alberga nel suo cuore.<br />

ä questa vera comunione nel Signore. ä un atto squisito di amore verso un<br />

fratello e un compagno di lavoro missionario.<br />

Questa comunione di amore e di saggezza la puà vivere chi Å libero, chi vuole<br />

veramente il bene dell’uomo secondo la volontÖ di Dio. Ogni comunitÖ non Å<br />

una vigna personale, un feudo privato, dove ognuno puà fare cià che vuole.<br />

La comunitÖ Å di Dio e gli operai sono di Dio. ä dovere di ogni operaio far sâ che<br />

ogni altro possa lavorare a suo agio, secondo il suo proprio stile, in modo che<br />

lui vi possa profondere tutta la saggezza, tutto l’amore, tutta la veritÖ che Å nel<br />

suo cuore, tutta la perizia e ogni arte santa al fine di una perfetta e armoniosa<br />

coltivazione della vigna che Å di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo.<br />

[11]Nessuno dunque gli manchi di riguardo; al contrario, accomiatatelo in<br />

pace, perché ritorni presso di me: io lo aspetto con i fratelli.<br />

Paolo vuole che i Corinzi non manchino di riguardo verso Timoteo.<br />

Non si manca di riguardo quando uno Å accolto per quello che Å, per cià che<br />

rappresenta, per le doti che possiede, per le qualitÖ che esprime, per la perizia<br />

che usa nel suo lavoro.<br />

Tutto questo esige che ci si ponga dinanzi all’altro e lo si consideri per quello<br />

che lui Å venuto a portarci nel nome del Signore e non per quello che noi<br />

vorremmo che ci facesse.<br />

Il riguardo Å una cosa essenziale nella comunitÖ. Il riguardo vede l’altro in Dio,<br />

non in se stesso, non in noi; vede l’altro per quello che Å dinanzi a Dio e per<br />

quello che Dio vuole che ci faccia e non per rapporto ai nostri desideri.<br />

Il riguardo sa considerare una persona in se stessa, nella sua veritÖ, nel suo<br />

rapporto verso di noi. L’altro Å un dono di Dio per noi e come dono di Dio lo<br />

accogliamo. Cià che il Signore vuole che l’altro ci faccia, noi ce lo lasceremo<br />

fare; i doni di cui il Signore lo ha arricchito vogliamo che egli spanda sulla<br />

nostra comunitÖ e sulla nostra persona.<br />

Il riguardo Å una cosa santa; Å la cosa piá santa verso una persona. Chi manca<br />

di riguardo verso una persona, manca di riguardo verso Dio, perchÇ non vede<br />

Dio in quella persona.<br />

Paolo chiede, inoltre, che Timoteo si senta libero di lasciare Corinto. Per questo<br />

i Corinzi devono accomiatarlo in pace. Non puà fermarsi a lungo nella cittÖ.<br />

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