15.06.2013 Views

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

credono di possedere non Å il vero Cristo, non Å il Cristo della fede, Å un loro<br />

Cristo, fatto a loro immagine e somiglianza.<br />

Questo Cristo che l’uomo si dona Å un puro idolo. Non Å la veritÖ, non Å la<br />

grazia, non il dono che Dio ha fatto all’uomo. Dio dona Cristo all’uomo<br />

attraverso la sua Chiesa, per mezzo dei suoi Apostoli.<br />

Non Å sufficiente dare e accogliere il dono, Å necessario che nel dono<br />

rimaniamo saldi, ancorati, che non ci lasciamo fuorviare da tutti coloro che<br />

vogliono rapirci questo dono, togliercelo, perchÇ cosâ noi non raggiungiamo la<br />

meta della nostra speranza.<br />

Paolo, in questo, Å di una serietÖ inaudita. Non lascia spazio a pensieri<br />

personali, a riflessioni spontanee. Il Vangelo Å della Chiesa e degli Apostoli,<br />

dagli Apostoli e dalla Chiesa lo si accoglie, in esso si rimane saldi e bene<br />

ancorati.<br />

[2]e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma<br />

in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!<br />

Posto il primo principio di fede, ne segue immediatamente un altro.<br />

La salvezza Å dal Vangelo, la salvezza Å da Cristo ad una sola condizione: che<br />

venga mantenuto, conservato intatto, nella forma in cui la Chiesa e gli Apostoli<br />

lo hanno annunziato loro.<br />

Se questo non avviene, se il Vangelo viene modificato, alterato, cambiato,<br />

diviene inefficace quanto a salvezza. La fede posta in esso Å una fede vana,<br />

inutile, perchÇ non dona salvezza.<br />

C’Å un obbligo, ed Å un obbligo di salvezza, custodire il Vangelo nella sua forma<br />

originaria, mantenerlo intatto, conservarlo nel cuore e nella mente cosâ come<br />

esso ci Å stato annunziato.<br />

L’obbligo non Å solo verso Cristo, verso la sua veritÖ; non Å neanche verso la<br />

storia. Il Vangelo Å la morte e la risurrezione di Cristo. Sono, questi, eventi che<br />

Cristo ha vissuto nella sua carne; essi fanno parte della nostra storia.<br />

Non Å neanche un obbligo verso i testimoni e i missionari, gli apostoli e i<br />

predicatori. Questi risulterebbero non veritieri se ci fosse un altro Vangelo, se il<br />

Vangelo fosse modificabile a piacimento dell’uomo.<br />

ä un obbligo prima di tutto di salvezza. Chi vuole la salvezza eterna deve<br />

accogliere il Vangelo dalla Chiesa, ma deve anche custodirlo cosâ come la<br />

Chiesa glielo ha consegnato.<br />

Ad esso non puà apportare alcuna modifica, pena la perdizione eterna della sua<br />

anima e anche del suo corpo.<br />

Credere in un Vangelo personale e poi perdere la propria anima – questo<br />

significa aver creduto invano – a che serve? Meglio non avere Vangelo, che<br />

averne uno falso; meglio vivere alla maniera del mondo che vivere falsamente<br />

alla maniera di Dio.<br />

I principi di Paolo non si confanno, nÇ si possono adattare a certa moderna<br />

teologia, la quale ha scalzato il Vangelo dal suo posto, sostituendolo con<br />

513

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!