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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Se il corpo Å per il Signore e il Signore per il corpo significa che noi ne<br />

dobbiamo fare uno strumento di veritÖ, di santitÖ, uno strumento di libertÖ e di<br />

amore, uno strumento posto interamente nelle mani di Dio perchÇ il suo regno<br />

si manifesti e si compia sulla terra. E quale testimonianza che il regno di Dio Å<br />

in mezzo a noi piá grande di quella che offre un cristiano il cui corpo Å tutto per<br />

il Signore ed il Signore Å per il suo corpo?<br />

Quale piá grande attestazione della potenza dello Spirito che opera ed agisce<br />

dentro di noi che quella di un cristiano che manifesta il suo totale dominio sulle<br />

passioni e su ogni genere di vizio che stimola e tende verso un uso<br />

peccaminoso del suo corpo? Il corpo si puà vincere con la forza dello Spirito<br />

Santo e con una preghiera che incessantemente sale a Dio dal nostro cuore<br />

perchÇ ci doni il perfetto dominio di noi stessi. Questa Å la veritÖ della nostra<br />

fede e solo questa, altre veritÖ non esistono. Al di fuori di questa veritÖ esiste il<br />

peccato che consuma le nostre membra e le prepara per il fuoco eterno.<br />

[14]Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua<br />

potenza.<br />

Viene qui espresso qual Å il fine del nostro corpo. Esso dovrÖ rivestire la<br />

risurrezione di Gesá. DovrÖ essere un giorno tutto spirituale, come lo Å oggi<br />

quello del Signore risorto.<br />

ä affermato prima di tutto che la risurrezione Å opera della potenza divina. Non<br />

Å un evento naturale, spontaneo. Non ritorniamo in vita e non siamo risuscitati<br />

per un principio immanente che esiste nel nostro corpo o nella nostra vita.<br />

La vita l’abbiamo persa il giorno del primo peccato e siamo nella morte per<br />

sempre. Ma per un dono della misericordia di Dio nostro Padre, la risurrezione<br />

di Cristo Gesá sarÖ data a tutti coloro che avranno creduto nel suo nome e<br />

avranno vissuto secondo la sua Parola.<br />

Questo dono ci sarÖ dato nell’ultimo giorno, saremo richiamati in vita e<br />

trasformati dalla potenza del Signore risorto, il quale, in quel giorno, ci rivestirÖ<br />

della sua risurrezione e secondo le modalitÖ della stessa.<br />

Se il fine del nostro corpo Å questo: essere in tutto ad immagine del corpo<br />

glorioso di Cristo, essere tutto rivestito di lui, Å piá che giusto che questa<br />

risurrezione inizi fin da oggi e qual Å il modo attraverso il quale essa inizia?<br />

Inizia oggi attraverso la spiritualizzazione del nostro corpo, che avviene nel<br />

totale dominio di sÇ; inizia con la liberazione da ogni concupiscenza e da ogni<br />

vizio. La libertÖ totale Å non dipendenza da nessuna cosa creata, neanche da<br />

quelle cose naturali che fanno parte della nostra stessa umanitÖ.<br />

La risurrezione finale che Å la spiritualizzazione del nostro corpo deve iniziare<br />

fin dal giorno del nostro battesimo e camminando di libertÖ in libertÖ e di amore<br />

in amore, il cristiano deve poter pervenire, sempre con la potenza dello Spirito<br />

Santo che agisce in lui, al pieno dominio di sÇ in tutto. Tutto cià che egli fa ed<br />

opera, mai devono essere in lui frutto di istinto o di passionalitÖ; devono invece<br />

esprimere il suo amore nella libertÖ e la libertÖ nell’amore. Il governo di sÇ Å<br />

l’indice attraverso il quale egli potrÖ sempre verificare lo stato della sua libertÖ<br />

spirituale e del suo amore.<br />

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