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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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INDIRIZZO E SALUTO<br />

12<br />

CAPITOLO PRIMO<br />

[1]Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e<br />

il fratello Sòstene,<br />

Come in ogni altra Lettera, Paolo manifesta chi lui Å. Egli Å stato chiamato ad<br />

essere apostolo di Gesá Cristo per volontÖ di Dio.<br />

La sua nuova vita, quella cioÅ di essere apostolo di Gesá Cristo, non nasce dal<br />

suo cuore, non Å per lui un processo e un cammino di maturazione nella ricerca<br />

della propria vocazione, non Å neanche un incontro con altri Apostoli che ha<br />

prodotto in lui la volontÖ di dedicarsi a tempo pieno a servizio del Signore, per<br />

andare in tutto il mondo allora conosciuto, a predicare Cristo Gesá.<br />

Egli Å apostolo di Gesá Cristo per volontÖ di Dio. Dio lo ha chiamato,<br />

personalmente, proprio Lui. Dagli Atti degli Apostoli sappiamo come questo sia<br />

avvenuto e conosciamo anche la straordinaria forma di cui si Å servito il Signore<br />

per trarlo nella sua rete d’amore e di misericordia.<br />

Riconoscendo l’origine direttamente divina, senza mediazioni umane, della sua<br />

vocazione, Paolo rende gloria al Signore, testimonia l’immenso amore con il<br />

quale il Signore lo ha avvolto e la grande grazia che gli ha fatto. Lo ha<br />

conquistato non solo a Cristo, quanto ne ha fatto un suo apostolo per la<br />

diffusione della Buona Novella nel mondo intero.<br />

Ognuno di noi Å chiamato non solo a riconoscere che tutto Å da Dio, ma anche<br />

a confessare la forma storica attraverso cui Dio Å entrato nella propria vita.<br />

Paolo sa come Dio Å entrato nella sua vita e sempre lo ricorda. Quanto Å<br />

avvenuto in lui puà avvenire in ogni altro uomo, con una differenza di forma che<br />

Å sempre possibile, essendo le vie del Signore misteriose e mai conoscibili anzi<br />

tempo dall’uomo.<br />

Chi scrive la Lettera Å Paolo, chi saluta la Chiesa di Dio che Å in Corinto Å<br />

Paolo e Sostene, detto, qui, fratello. Sostene Å fratello di Paolo in Cristo Gesá,<br />

suo compagno di apostolato.<br />

La comunione Å l’essenza stessa della Chiesa. La comunione Å prima di tutto<br />

nella fede; poi nella caritÖ e nella speranza. Se non c’Å comunione nella fede,<br />

mai potrÖ esserci comunione vera nella caritÖ e nella speranza.<br />

Paolo Å in comunione di fede, di caritÖ e di speranza con Sostene che<br />

condivide con lui la fatica del missionario del Vangelo.<br />

Dal profondo del mistero di questa comunione Paolo scrive la Lettera e la scrive<br />

proprio perchÇ la comunitÖ di Corinto, almeno in molti dei suoi membri, non vive<br />

piá in comunione di fede con lui, essendo tanti gli errori di dottrina e di morale<br />

che si erano giÖ introdotti nel suo seno. L’errore di fede e di morale aveva avuto

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