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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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ne rispetta la santitÖ, anche loro sono nella condizione ideale di poter usufruire<br />

di tutta la santitÖ che sarÖ riversata nella loro anima il giorno del loro battesimo.<br />

Ma prima di giungere al battesimo vivono giÖ una santitÖ di vita in base<br />

all’esempio di pietÖ e di amore che regna nella loro casa.<br />

C’Å una santitÖ che si propaga attorno a causa delle persone sante; come<br />

anche c’Å una cattiveria e un peccato che si espande nel mondo a causa delle<br />

persone che compiono il male. Questo ci dice quanto sia necessario rimanere<br />

nella santitÖ, la santitÖ mostrare sempre attraverso il nostro esempio e la nostra<br />

vita, nella santitÖ crescere ed abbondare per tutti i giorni della nostra vita. Dalla<br />

nostra santitÖ, sparsa sulla terra, a modo di seme, altri semi e altri frutti di<br />

santitÖ matureranno nel mondo.<br />

L’insegnamento piá grande in questo versetto Å il seguente: per Paolo ogni<br />

condizione della vita deve essere santamente utilizzata per produrre santitÖ<br />

attorno a sÇ. Non ci sono condizioni ideali per essere santi, ogni condizione Å<br />

via, posta da Dio sui nostri passi per creare la santitÖ nel mondo attraverso la<br />

nostra vita santa.<br />

Se la nostra vita Å santa, la santitÖ di sicuro germoglierÖ attraverso noi e<br />

inonderÖ la terra.<br />

[15]Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il<br />

fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla<br />

pace!<br />

Paolo contempla anche un secondo caso. Due sono pagani, uno si converte e<br />

l’altro no. Il primo caso prevedeva la possibilitÖ di restare insieme, se il non<br />

credente lo avesse voluto.<br />

Questo secondo caso prevede invece che il non credente non vuole rimanere<br />

con il credente. Cosa fare?<br />

Per Paolo non ci sono dubbi. Il non credente puà separarsi, puà decidere di<br />

abbandonare il coniuge credente.<br />

Prima di tutto c’Å da dire che non Å mai il coniuge credente che puà prendere<br />

una tale decisione a motivo della fede. Lui Å obbligato a vivere con il coniuge<br />

non credente se questi acconsente, vuole restare unito in matrimonio. Questo<br />

caso Å giÖ stato esaminato.<br />

Per il secondo caso dobbiamo chiederci perchÇ Paolo acconsente a che ci si<br />

separi, sapendo che il matrimonio, per il semplice fatto che Å stato posto in<br />

essere, Å di per sÇ indissolubile.<br />

Il motivo Å il seguente: c’Å un bene piá prezioso che la fede in Cristo Gesá?<br />

L’adesione a Cristo, il divenire una cosa sola con lui, il celebrare con lui le<br />

nozze mistiche Å il bene piá prezioso, anzi Å l’unico bene nel quale ogni altro<br />

bene riceve la sua veritÖ e la sua consistenza.<br />

Questa Å la veritÖ cristiana. Dinanzi a questo bene puà un uomo impedire che<br />

esso venga in nostro possesso per tutta la nostra vita? Assolutamente no.<br />

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