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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Il Creatore in Cristo Å creazione, perchÇ Å creatura. Tutto il creato in Cristo Å<br />

ritornato in Dio. Da Dio era uscito per creazione, in Dio vi ritorna per<br />

redenzione. Per mezzo di Cristo, per opera dello Spirito Santo, per mediazione<br />

della Chiesa, vi deve ritornare per santificazione, per elevazione spirituale,<br />

morale, vi deve ritornare nella libertÖ della sua origine, prima del peccato. Colui<br />

che commette il peccato toglie la creazione a Dio, la sottrae al suo processo di<br />

elevazione in Dio, la riconduce nuovamente nella schiavitá, dove era prima del<br />

compimento del suo essere; pecca contro l’Incarnazione del Verbo della Vita;<br />

pecca contro lo Spirito di santificazione, la cui opera Å propria quella di elevare<br />

tutto il creato in Dio, attraverso la santitÖ dell’uomo.<br />

La predicazione dal di dentro della sapienza misteriosa e nascosta. La<br />

sapienza misteriosa e nascosta, che Dio concede ai suoi eletti, deve ricolmare il<br />

cuore del predicatore, deve essere la luce della sua mente, la veste della sua<br />

anima, la forma stessa del suo divenire e del suo operare. Il cuore tutto pervaso<br />

di sapienza divina, parla sâ dal di dentro di questa abbondanza, perà non<br />

travasa negli altri cuori questa sapienza, travasa l’amore, il desiderio, l’anelito<br />

verso la veritÖ. Fa sâ che i cuori e le menti si innamorino di essa e che la<br />

domandino a Dio, ma non puà darla, perchÇ non Å in suo potere concedere agli<br />

altri la sublime sapienza che il Signore ha infuso nel suo cuore. L’altro perà<br />

sente che dentro di colui che parla c’Å un tesoro nascosto, lo percepisce, quasi<br />

lo vede, perà non puà riceverlo; puà tuttavia innamorarsi di esso, puà<br />

desiderarlo, bramarlo, tendere verso di esso, pregare perchÇ il Signore<br />

introduca anche lui in questo mistero della sapienza divina. Quando questo<br />

avviene Å il segno che veramente l’altro ha percepito che dentro l’uomo di Dio<br />

c’Å qualcosa di divino e di celeste; lo ha percepito dall’abbondanza dell’amore e<br />

della veritÖ che sgorgano dal suo cuore; lo ha percepito dalla bellezza della<br />

parola di grazia di cui Å ricolmata la sua bocca.<br />

I dominatori di questo mondo si autoescludono dalla sapienza. ä giusto<br />

chiedersi perchÇ si autoescludono, o anche perchÇ c’Å in loro questa<br />

impossibilitÖ naturale ad aprirsi alla sapienza che viene da Dio e che Å tutta<br />

contenuta nella sua Parola. La risposta ce la dona Cristo Gesá nel suo<br />

Vangelo. Per accedere alla sapienza, per conoscere il mistero sulla Persona di<br />

Cristo Gesá, dal quale e nel quale si conosce il mistero del Padre, dello Spirito<br />

Santo e dello stesso uomo, Å necessario farsi piccoli, semplici, poveri, umili,<br />

assetati di veritÖ, ricercatori di essa, liberi per poterla accogliere in ogni<br />

momento in cui dovesse presentarsi dinanzi ai nostri occhi. I dominatori di<br />

questo mondo invece si sono fatti grandi, superbi, ricchi, sazi, doppi, assetati di<br />

dominio e di governo, ricercatori di potenza, di onori, di lusso e quasi sempre<br />

immersi nel peccato dell’ingiustizia, che Å rifiuto della veritÖ, della sapienza,<br />

della saggezza. Bisognerebbe spogliarsi, liberarsi, rinunziare a tutto,<br />

abbandonare le vesti della superbia e dell’arroganza e vestire quelli dell’umiltÖ e<br />

della sottomissione a Dio. Questo Å un vero processo di conversione. La<br />

conversione Å rinunzia, abbassamento, annientamento di se stessi, Å farsi<br />

fratelli trai fratelli, ma prima ancora lasciarsi fare da Dio suoi figli adottivi in<br />

Cristo Gesá. Quando si diviene tutto questo, non si Å piá dominatori di questo<br />

mondo, ma si Å umili servi del Signore per portare la sua creazione in Cristo, e<br />

per mezzo di Cristo, nuovamente in Dio.<br />

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