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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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importa tenerla sempre pronta, sempre efficace, sempre viva perchÇ possa<br />

rispondere al meglio alle esigenze dell’amore di Cristo e di Dio a favore della<br />

conversione dei cuori.<br />

Se i Corinzi leggono la loro vita alla luce della vita di Paolo, devono per forza<br />

confessare che il loro non Å ancora cristianesimo vero, puro, santo. Il loro Å una<br />

totale trasformazione della fede e del Vangelo, una strumentalizzazione della<br />

veritÖ di Dio per i propri interessi e i propri tornaconti; Å solo un uso di Cristo e<br />

di Dio per un vanto personale, una esaltazione, una gloria, un trionfo di se<br />

stessi a danno dei propri fratelli.<br />

[17]Per questo appunto vi ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele<br />

nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in<br />

Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa.<br />

Paolo vede l’urgenza di intervenire nella comunitÖ di Corinto e per questo<br />

manda Timoteo, suo compagno nell’evangelizzazione.<br />

Di lui dice che Å suo figlio diletto e fedele nel Signore. ä suo figlio diletto, amato,<br />

perchÇ Å stato lui a generarlo nella fede e a sceglierlo come compagno di<br />

missione. ä fedele nel Signore perchÇ ha appreso da Paolo come si ama il<br />

Signore e come lo si deve servire con amore, con lealtÖ, nella fedeltÖ al suo<br />

mistero.<br />

Non tutti possono e debbono essere nostri figli diletti, ma tutti invece devono<br />

essere fedeli nel Signore.<br />

Occorre che precisiamo una veritÖ che spesso viene meno, o non esiste, o Å<br />

assai carente. La veritÖ Å questa. Quando bisogna intervenire per portare la<br />

veritÖ in una comunitÖ che sia grande o piccola ha poca importanza, spesso,<br />

quasi sempre, non si parte dall’unico requisito necessario e indispensabile che<br />

Å appunto la fedeltÖ nel Signore. Molte volte si fa affidamento sulle doti e<br />

capacitÖ umane, il che Å un errore assai grave.<br />

Chi non Å fedele nel Signore, chi non ha fatto del messaggio di Cristo la sua<br />

vita, chi non Å penetrato nel mistero di Cristo crocifisso - per Paolo questo solo<br />

Å il metro per misurare la nostra fedeltÖ a Cristo - non puà in alcun modo<br />

portare la veritÖ nella comunitÖ, porterÖ cià che lui Å, ma non Cristo che non Å<br />

in lui.<br />

Paolo questo lo sa e nel voler riportare la veritÖ nella comunitÖ di Corinto<br />

manda uno che Å radicato nella veritÖ, che ha fatto e fa della veritÖ la sua vita.<br />

Molte volte si chiamano, per tenere conferenze, aggiornamenti, ritiri o altro,<br />

persone che non sono nella veritÖ di Cristo, non sono fedeli a Cristo. Qual Å il<br />

risultato?<br />

Non solo Cristo non viene riportato nella comunitÖ, quanto viene radicata la<br />

comunitÖ nei suoi errori, o nelle sue indifferenze verso Cristo Crocifisso, con un<br />

danno ancora piá grave. Infatti se la persona chiamata non avesse parlato, la<br />

comunitÖ sarebbe rimasta nell’errore, avrebbe potuto anche pensare di essere<br />

nell’errore e si sarebbe potuta anche convertire.<br />

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