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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Gesá, deve imitarlo in tutto, anche nell’accettazione del suo stato sociale, al fine<br />

di portare in esso la luce del Vangelo e la straordinaria potenza della grazia di<br />

Dio, la sola capace di rinnovare il mondo.<br />

[24]Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era<br />

quando è stato chiamato.<br />

Viene ribadita ancora una volta la stessa veritÖ finora proclamata. Si puà<br />

cambiare condizione sociale? Certamente. ä opportuno cambiarla? No. Anzi Å<br />

consigliabile rimanere nella condizione in cui si era quando si Å stati chiamati.<br />

Pur ribadendo la medesima veritÖ, viene qui introdotto un nuovo concetto che<br />

merita una qualche delucidazione.<br />

Per Paolo non Å importante cambiare o non cambiare la condizione. Su questo<br />

si Å giÖ detto abbastanza.<br />

Sia che la si cambi, sia che non la si cambi, Å necessario porsi dinanzi a Dio,<br />

cercare qual Å la sua volontÖ, cosa Lui vuol fare della nostra vita.<br />

Ci sono alcune condizioni che uno deve lasciare per abbracciarne altre, perchÇ<br />

sono necessarie al Signore per portare la pace e la giustizia sulla terra.<br />

Ce ne sono altre nelle quali bisogna rimanere perchÇ Å questa la via sulla quale<br />

camminare per recare al mondo il Vangelo della salvezza e la straordinaria sua<br />

potenza di conversione e di perdono, la sua forza di creare tra gli uomini nuove<br />

forme di relazioni e di rapporti.<br />

Cosa deve fare un chiamato: restare, o cambiare? Rimanere o fuggire?<br />

Perseverare oppure abbandonare?<br />

Sia che si resti, sia che si parta bisogna farlo perchÇ Å volontÖ di Dio. Se manca<br />

la ricerca della volontÖ di Dio, il rimanere o il partire non ha senso ai suoi occhi,<br />

e non avendo sensoããeancãã porta salvezza sulla teãããã<br />

Porta salvezzããnel mondo solo l’obbedienza alãã volontÖ di Dio che deve<br />

essere attuale per ogni discepolo di Gesá.<br />

Come si fa a conoscere la volontÖ attuale di Dio in ordine alla propria vita?<br />

Possiamo conoscerla se ci lasceremo muovere dallo Spirito Santo. Questi perà<br />

non muove se non dietro richiesta, dietro invocazione accorata da parte nostra.<br />

La preghiera pertanto diviene via essenziale perchÇ lo Spirito possa prendere<br />

possesso della nostra vita e ispirare o muovere di volta in volta i nostri pensieri<br />

e i nostri passi secondo la volontÖ del Padre celeste.<br />

Per questo occorre la virtá dell’umiltÖ. Chi possiede questa virtá, chi l’ha<br />

acquisita, chi vuole acquisirla Å nella giusta condizione di ascoltare il Padre che<br />

parla al cuore mediante lo Spirito di veritÖ e di fortezza. Con l’umiltÖ noi ci<br />

spogliamo di noi stessi e vogliamo metterci pienamente nelle mani di Dio,<br />

perchÇ disponga, decida, ordini cià che Å a lui gradito, oggi, domani e sempre.<br />

La forza del discepolo di Gesá risiede tutta nella sua umiltÖ. Per mezzo di<br />

questa virtá il Signore Å diventato il Padrone della sua vita e sarÖ sempre Lui a<br />

decidere dove questa vita dovrÖ essere vissuta. Questo lo vediamo con Cristo<br />

Gesá in modo mirabile. Gesá, il mite e l’umile di cuore, sapeva sempre dove il<br />

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