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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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portare l’amore di Dio nel mondo. Chi aspira ai carismi fa un’ottima cosa, ad<br />

una condizione: deve aspirare per vivere secondo veritÖ, pienezza,<br />

completezza, la caritÖ che Dio ha riversato nel suo cuore. Ogni carisma poi puà<br />

essere chiesto a Dio, purchÇ lo si chieda come strumento per compiere la sua<br />

volontÖ che Å amore universale verso ogni uomo, amore che inizia con il<br />

portare il conforto della veritÖ ai cuori, perchÇ si convertano e credano<br />

nell’Unigenito Figlio del Padre, fattosi carne per la nostra redenzione e venuto<br />

ad abitare in mezzo a noi per darci la grazia e la veritÖ.<br />

La profezia edifica, esorta, conforta. Tra tutti i carismi Paolo preferisce che si<br />

chieda quello della profezia. Il motivo Å questo: la profezia Å parola creatrice,<br />

essa annunzia, manifesta, rivela, interpreta il disegno di Dio, conosce anche la<br />

volontÖ attuale di Dio per ogni anima; sa quali sono le esigenze del regno<br />

nell’ora storica e attraverso una parola chiara, semplice, inequivocabile; dona<br />

alla comunitÖ tutti quei suggerimenti di ordine spirituale, perchÇ possa<br />

camminare sulla via di Dio, attuando ogni suo desiderio. Si pensi per un istante<br />

a Paolo. Se lui non avesse il dono della profezia, la scienza della volontÖ di Dio,<br />

la conoscenza del suo mistero, se non avesse una parola di veritÖ certa, tutta la<br />

comunitÖ sarebbe precipitata nel caos morale, perchÇ la priva della veritÖ, della<br />

grazia e della speranza. Non ci sarebbe stata per essa alcuna possibilitÖ di<br />

salvezza. Uno degli errori piá gravi che si registrano oggi nelle nostre comunitÖ<br />

Å proprio l’assenza della vera profezia. Molti vengono indicati come “profeti”<br />

solo perchÇ dicono qualche parola di teologia piá o meno sapiente, intelligente,<br />

capace di attirare le nostre orecchie per il suono roboante delle parole. Ma<br />

costoro non sono i veri profeti. Sono veri profeti coloro che riportano la<br />

comunitÖ non solo nella veritÖ del Vangelo, la portano nella volontÖ attuale di<br />

Cristo e di Dio, indicando e tracciando per essa le vie per una adesione sempre<br />

piá perfetta al Signore, mostrando realmente, e non solo supponendo o<br />

immaginando, cosa il Signore oggi chiede al suo popolo per rispondere alle sue<br />

attese. La profezia edifica la comunitÖ dei cristiani nella grazia e nella veritÖ;<br />

conforta nei momenti di difficoltÖ, perchÇ Å manifestativa del volere del Signore;<br />

esorta a continuare il cammino, donando al cuore quelle parole giuste, parole di<br />

Dio, di Cristo Gesá e dello Spirito Santo, perchÇ l’anima possa abbandonare i<br />

lacci della menzogna e della confusione nella quale Å caduta, o potrebbe<br />

cadere, iniziando il suo cammino verso il compimento della veritÖ tutta intera,<br />

verso la realizzazione di cià che il Signore chiede, ha chiesto, chiederÖ. Infine<br />

c’Å da aggiungere che ogni dono, e non solo la profezia, deve edificare chi lo<br />

possiede e la comunitÖ.<br />

Principio e finalità dei doni dello Spirito. Il principio Å uno solo: la loro origine<br />

soprannaturale. Ogni dono discende dal Padre dei cieli, ci viene offerto dallo<br />

Spirito Santo, Å stato meritato per noi da Cristo Gesá, Signore nostro. La finalitÖ<br />

Å anch’essa una sola: ogni dono dello Spirito Å dato perchÇ una piá grande<br />

caritÖ avvolga ogni uomo e lo apra alla fede, per compiere un cammino di<br />

santitÖ, di speranza, nella Chiesa. Quando uno di questi due principi vengono<br />

negati, il dono non fruttifica, poichÇ sicuramente viene alterato nella sua finalitÖ,<br />

che Å sola quella dell’edificazione della comunitÖ, facendo crescere in santitÖ<br />

colui che lo possiede. Su questo dovremmo riflettere molto; c’Å oggi una<br />

concezione dei doni dello Spirito Santo un po’ difforme dalla veritÖ della<br />

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