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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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testo dei Padri o del Magistero. La veritÖ Å la Parola che diviene carne in noi;<br />

solo questa possiamo dire ai fratelli, perchÇ solo questa Å resa credibile dallo<br />

Spirito Santo che abita in noi e vi abita perchÇ in noi dimora la Parola di Cristo<br />

Gesá.<br />

Carismi diversi, unico Spirito. La veritÖ che tutti devono vivere Å questa:<br />

come luce divina, come forza irresistibile, l’unico Spirito di Dio, su ogni uomo,<br />

su ogni battezzato, in ogni comunitÖ fa discendere un raggio particolare della<br />

sua potenza, un suo particolare dono d’amore. L’altra veritÖ Å collegata in modo<br />

del tutto singolare a questa: adora veramente Dio, lo serve, lo ama, solo chi<br />

riconosce, accoglie, rispetta e si lascia nutrire dell’opera di Dio negli altri. Chi<br />

non fa questo, non adora il Signore; chi non fa questo non possiede il vero Dio,<br />

non Å nella vera luce dello Spirito, Å in quella superbia e presunzione che non<br />

solo rinnega Dio, lo distrugge in se stesso e negli altri. Nessun carisma potrÖ<br />

mai fruttificare per la vita eterna, per produrre, cioÅ, vita eterna in sÇ e negli<br />

altri, se manca della necessaria nutrizione del carisma degli altri, di ogni<br />

carisma che il Signore ha dato agli altri e lo ha dato proprio per nutrire il nostro<br />

carisma. Siamo nel cuore del mistero dell’umiltÖ. L’umile Å colui che riconosce<br />

che solo Dio Å il Signore della sua vita e solo nella sua volontÖ lui possiede la<br />

vita, cresce nella vita, matura frutti di vita. ä proprio della volontÖ di Dio che noi<br />

riconosciamo le vie attraverso cui Egli si serve per nutrire la nostra vita, e<br />

queste vie sono i carismi di cui il suo Santo Spirito ha arricchito i nostri fratelli.<br />

Come noi dobbiamo nutrirci e avvalerci dei carismi degli altri, cosâ anche gli altri<br />

devono avvalersi e nutrirsi dei nostri carismi. Questo richiede in noi disponibilitÖ<br />

al dono, al servizio, prontezza nell’essere per gli altri. Richiede soprattutto una<br />

concezione mentale conforme alla veritÖ di Dio, mentalitÖ che vuole che noi<br />

siamo servi dei fratelli solo in ordine al dono che noi possediamo. Dio ce lo ha<br />

dato per gli altri, agli altri dobbiamo darlo; per gli altri dobbiamo vivere, gli altri<br />

dobbiamo servire. Con questa nuova mente, mente di fede e di veritÖ,<br />

certamente il nostro dono matura, cresce; porta frutti di vita eterna per noi stessi<br />

e per i fratelli.<br />

Ministero, carismi, vocazione. Tutto nel cristiano Å opera dello Spirito Santo.<br />

ä Lui la fonte di ogni ministero, di ogni carisma, di ogni vocazione all’interno<br />

della comunitÖ cristiana. ä anche Lui l’autore e la fonte di ogni altro dono di<br />

intelligenza, di sapienza, di scienza; ogni capacitÖ viene da Lui e questo anche<br />

al di fuori della comunitÖ cristiana. ä Lui che aleggia sul cuore, sulla mente,<br />

sull’anima di ogni uomo per attrarlo alla luce vera, alla caritÖ vera, alla speranza<br />

vera. Tutto cià che di buono, di santo, di giusto si opera nel mondo avviene solo<br />

per sua mozione, ispirazione, aiuto, illuminazione. Lo Spirito Å il datore della<br />

vita e dove c’Å vita, sotto qualsiasi aspetto e forma, lâ c’Å Lui che dall’alto<br />

aleggia e infonde la sua grazia perchÇ il disegno di Dio nell’uomo, che Å quello<br />

di realizzare Cristo, possa compiersi, prima convertendosi a Cristo, poi<br />

lasciandosi trasformare in Cristo, sempre con l’opera della sua luce, della sua<br />

grazia, della sua comunione d’amore e di veritÖ. In questo suo ininterrotto<br />

lavoro lo Spirito ha bisogno, necessita dell’opera strumentale della Chiesa e in<br />

modo del tutto particolare dell’apostolo del Signore. Se l’apostolo Å assente,<br />

l’opera dello Spirito si perde. Lo Spirito puà anche attrarre a Cristo Signore, se<br />

l’apostolo di Cristo non sigilla questa attrazione con la veritÖ e con il<br />

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