PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

con la medesima finalitÖ, o di essere solo padri per natura, o di essere solo
madri per natura.
Puà comprendere il mistero dell’uomo secondo veritÖ, e quindi anche il mistero
della donna, sempre secondo veritÖ, solo chi dimora nello Spirito di veritÖ e di
sapienza; altrimenti si legge sempre in modo profano cià che Å scritto in modo
misterico ed arcano e lo si rifiuta perchÇ non conforme alla mentalitÖ di questo
mondo.
[10]Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua
dipendenza a motivo degli angeli.
Paolo in questo versetto invita la donna a riconoscersi e a vedersi nel disegno
di Dio; a volersi collocare al posto che Dio le ha assegnato creandola.
Il riconoscersi nella volontÖ di Dio, il vedersi nel suo mistero creazionale deve
avvenire per Paolo non solo interiormente, ma anche esteriormente.
L’uomo, lo si Å giÖ detto, Å anche corpo, quindi apparenza, visibilitÖ, storicitÖ,
socialitÖ. Come corpo vive in mezzo ad altri corpi, come socialitÖ vive in mezzo
ad altri uomini e ad altre donne, c’Å una struttura che relaziona i rapporti e
determina le modalitÖ di azione.
Portare il velo sul capo Å segno di dipendenza esterna, Å accettazione del suo
mistero, Å volerlo compiere in ogni momento.
ä giusto, quindi, che la donna pubblicamente manifesti il suo mistero in mezzo
all’assemblea, lo accolga e lo viva, facendo evidente e palese professione di
fede nel Dio creatore che cosâ ha voluto e cosâ ha stabilito.
L’accettazione della sua vocazione e missione non deve avvenire solo di fronte
agli uomini e alle altre donne, deve avvenire dinanzi a tutto il cielo.
Rappresentanti del cielo sono gli Angeli e le donne anche dinanzi agli Angeli,
specie quando si Å riuniti nella comunitÖ, devono professare la loro fede nel
mistero che le avvolge e per questo devono indossare il velo in segno di
dipendenza dall’uomo.
Non si tratta perà di una dipendenza che rende spregevole o meno degno il loro
essere, ma di una dipendenza di principio, di origine. La donna si deve sempre
ricordare della sua origine, deve sempre e in ogni momento sapere perchÇ Dio
l’ha fatta cosâ e perchÇ cosâ l’ha fatta.
Tutta la creazione, cosâ, viene resa edotta del mistero che avvolge l’uomo e la
donna. Tutta la creazione rende gloria e benedice il Signore per le meraviglie
che Lui ha fatto, creando l’uomo e la donna e creandoli con finalitÖ e missione
diverse. Tutta la creazione, guardando all’umiltÖ della donna, innalza al Signore
un inno di lode, perchÇ veramente ha fatto cose stupende.
Ha fatto una trinitÖ creata, la sola che esiste all’interno di tutta la creazione e
questa trinitÖ creata Å l’uomo e la donna uniti nel matrimonio e aperti alla
discendenza, alla procreazione. ä questo il vero, autentico mistero dal quale nÇ
l’uomo nÇ la donna possono distaccarsi, pena di morire anzi tempo. C’Å solo la
morte spirituale per chi si pone fuori del suo mistero e tenta di realizzarne un
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