PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

I DONI SPIRITUALI
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CAPITOLO DODICESIMO
[1]Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate
nell'ignoranza.
Tutto Å per grazia di Dio nell’uomo; tutto Å per un suo dono d’amore. Questa Å
la veritÖ prima su cui bisogna costruire il nostro edificio spirituale.
Chi ricolma la nostra anima dei doni spirituali Å lo Spirito Santo di Dio. ä Lui che
la riveste della grazia divina ed Å lui sempre che fa fruttificare questi santi doni.
Qui Paolo afferma semplicemente che esistono questi doni spirituali e che sono
dello Spirito Santo. Non dice altro. Il resto lo dirÖ nel corso della sua trattazione.
Ora invece dice che non vuole che quelli di Corinto restino nell’ignoranza
riguardo proprio a questi doni, ai doni cioÅ dello Spirito Santo.
Dobbiamo necessariamente chiederci perchÇ egli non vuole che i Corinzi
restino nell’ignoranza?
La risposta in qualche modo la possiamo giÖ desumere da quanto Paolo ha
fatto finora, da quanto ha detto e perchÇ l’ha detto.
Se il dono Å di Dio, bisogna rispettare Dio che ha dato il dono e bisogna
rispettare l’uomo come strumento di Dio che ha ricevuto il dono.
Rispettare Dio che ha dato il dono, significa anche vedere se stessi in un’altra
luce, vedere se stessi in relazione e in funzioni degli altri.
Nell’ignoranza ognuno si considera autore del dono, fruitore in assoluto, col
rischio assai reale nella comunitÖ che ogni dono si trasformi in una fonte di
superbia, di vanagloria, di arroganza, di ricerca di se stessi.
L’ignoranza produce una serie infinita di guai nella ComunitÖ, specie se tocca
un tema cosâ delicato come quello dei doni spirituali. Per questo Paolo vuole
che su tale argomento l’ignoranza venga allontanata e si entri in possesso della
veritÖ piena.
Quando tutti conosceranno l’origine e il fine dei doni spirituali, solo allora potrÖ
scomparire dalla comunitÖ ogni forma di invidia, di gelosia, di superbia, di
vanagloria, di ricerca esagerata di se stessi, di sopravvalutazione e di ogni altro
genere di peccato che una tale ignoranza potrebbe produrre e di fatto genera.
Togliere l’ignoranza nella comunitÖ deve essere pensiero di chiunque ha
responsabilitÖ in essa. Per questo occorre profonda scienza delle cose di Dio.
L’ignoranza si puà togliere solo con la luce della scienza delle cose
soprannaturali e questa luce Å dono in noi dello Spirito Santo. Chi non possiede
lo Spirito Santo neanche puà fare luce nella comunitÖ per togliere un poco di
ignoranza, non puà perchÇ gli manca la scienza dello Spirito, la sola capace di