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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Le cose conservano sempre la loro bontÖ naturale. Questo ci riporta anche<br />

all’origine della creazione del cielo e della terra. Sappiamo dal testo della<br />

Scrittura che tutto Dio vide che era buono, anzi alla fine, vedendo il tutto, disse<br />

che era cosa molto buona.<br />

Se Dio ha creato le cose buone puà un uomo trasformarle in cose non buone?<br />

Questo Å impossibile.<br />

Per questa ulteriore ragione, che poi diventa la ragione che deve guidare la<br />

coscienza, il cristiano puà comprare al mercato ogni cosa e servirsene, senza<br />

dover pensare che esse non siano buone. Questa non Å solo morale, ma Å<br />

soprattutto fede, fede nella bontÖ della creazione e fede in tutto quello che la<br />

terra produce e dona agli uomini; fede nel Dio buono che crea cose buone per<br />

l’uomo; fede nel dono che Dio ha fatto delle sue cose all’uomo, perchÇ se ne<br />

serva secondo veritÖ e servendosi lo benedica, lo ringrazia, lo adori,<br />

riconoscendo in Dio l’origine di ogni cosa, anche se Å l’uomo a contribuire<br />

attraverso la sua opera a che le cose vengano prodotte e la stessa terra le<br />

produca.<br />

Quando l’uomo imparerÖ a vedere con gli occhi della fede la creazione e la sua<br />

origine in Dio allora egli Å obbligato dalla sua stessa fede a rispettarla, onorarla,<br />

servendosene sempre secondo le regole della bontÖ che il Signore ha profuso<br />

nelle cose, in ognuna in particolare.<br />

Se invece si distolgono gli occhi dalla veritÖ della fede, la creazione viene<br />

sottoposta al peccato dell’uomo, alla sua malvagitÖ, ma anche alla sua<br />

insipienza e stoltezza, che gli fanno dichiarare non buono cià che Dio ha<br />

dichiarato buono e non mangiabile cià che Dio ha dato all’uomo perchÇ se ne<br />

servisse per il suo sostentamento.<br />

Chi Å senza la sapienza di Dio, senza la sua saggezza, di questi errore ne<br />

commette molti. ä sufficiente osservare il comportamento di ogni uomo dinanzi<br />

alla creazione, per sapere qual Å il grado della sua fede in Dio: se Å vera, o<br />

falsa, o incipiente, o deformata, o trasformata, o addirittura nefasta per se<br />

stesso e per l’intera comunitÖ degli uomini.<br />

Chi sa guardare il mondo con gli occhi della fede pura nel Dio Creatore e<br />

Signore, attraverso la creazione loda e benedice il suo Dio, lo esalta e lo<br />

ringrazia in eterno perchÇ sa che dalla creazione Å la sua vita nel corpo e sa<br />

anche che il corpo Å lo strumento dell’anima per portare nel mondo tutto l’amore<br />

di Dio.<br />

[27]Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto<br />

quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di<br />

coscienza.<br />

In questo versetto viene dettata un’altra regola di comportamento pratico. ä una<br />

regola che guida i rapporti con i non credenti.<br />

Il cristiano vive in questo mondo e deve intrattenere relazioni con ogni uomo.<br />

Egli non Å un separato dal mondo, ma uno che vive immerso in questo mondo.<br />

Egli perà non Å del mondo. Non vive cioÅ secondo i pensieri del mondo.<br />

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