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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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cooperare e collaborare insieme agli altri, allo stesso modo che collaborano e<br />

cooperano le cellule del nostro corpo tra di loro.<br />

Come Å da sconfessare ogni assolutizzazione del proprio carisma, cosâ Å da<br />

sconfessare ogni esclusivismo dagli altri carismi. Noi e gli altri, i nostri doni con i<br />

loro, insieme facciamo vivere il corpo di Cristo, insieme lo rendiamo bello e<br />

armonioso, lo costituiamo strumento di salvezza per il mondo intero.<br />

[20]Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.<br />

Le molte membra sono necessarie al corpo, sono perà di una necessitÖ di<br />

natura, di essenza, e non solo di operazione.<br />

Sono di necessitÖ di natura e non di operazione, perchÇ il corpo Å cosâ fatto, Å<br />

cosâ costituito. Prima viene l’essere e poi l’agire. Infatti secondo un adagio<br />

medievale l’azione segue l’essere e non potrebbe essere diversamente.<br />

Dio lo ha fatto cosâ e cosâ deve agire. Se non fosse cosâ non ci sarebbe<br />

neanche la necessitÖ di operazione. La necessitÖ Å di natura; naturalmente ogni<br />

membro ha bisogno dell’altro per ricevere la vita che dona, in un continuo<br />

scambio di doni. Cosâ Å del corpo di Cristo. Esso vive bene, vive e opera<br />

secondo veritÖ, solo se ogni membro e ogni carisma Å dato ed offerto a tutto il<br />

corpo per realizzare se stesso secondo il comando di Dio.<br />

ä l’unitÖ del corpo che dona l’unitÖ alle membra. Cosâ Å l’unitÖ del corpo di<br />

Cristo che conferisce armonia e unitÖ a tutti i carismi con cui esso Å stato<br />

arricchito da Dio.<br />

[21]Non può l'occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né la testa ai<br />

piedi: «Non ho bisogno di voi».<br />

PoichÇ il corpo Å l’unitÖ vitale e comunionale delle diverse cellule e delle molte<br />

membra, esso vive se ogni cellula e ogni membro riceve la vita dall’altro, riceve<br />

l’energia che gli Å necessaria dagli altri.<br />

Ognuno ha bisogno dell’altro per necessitÖ di vita, non di bellezza, di armonia o<br />

di altro. Tutte queste cose potrebbero essere contingenti, non necessario ad un<br />

membro, il quale potrebbe anche rifiutarsi di avere comunione con le altre<br />

membra.<br />

Invece tutto nel corpo di Cristo Å di necessitÖ di vita nella comunione; ognuno<br />

necessariamente ha bisogno dell’altro per vivere, ma ha anche bisogno<br />

dell’altro per riversare tutta la sua vita.<br />

ä in questo scambio di vita, vita donata e vita ricevuta, che il corpo vive e<br />

compie l’opera che il Signore gli ha affidato per la redenzione e la salvezza del<br />

mondo intero.<br />

Il bisogno dell’altro Å un bisogno vitale, vitale non per l’altro, ma per noi stessi,<br />

vitale per l’espletamento della nostra ministerialitÖ. Questa vitalitÖ deve essere<br />

per tutti noi fede forte e invincibile, fede indistruttibile. Senza questa fede molte<br />

potrebbero essere le tentazioni che ci allontanano dagli altri, che ci fanno<br />

separare dagli altri, per chiuderci noi in un isolamento che non produce<br />

salvezza per il mondo. Un talento che non si arricchisce della forza dello Spirito<br />

Santo contenuta nei talenti e nei carismi dei fratelli Å un talento e un carisma<br />

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