PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Se in noi dimora e abita lo Spirito del Signore possiamo superare le tradizioni o
le condizioni sociali nelle quali uno vive e entrare in possesso della veritÖ piena,
totale, veritÖ di oggi ma anche di domani, veritÖ intramontabile.
Se invece non possediamo lo Spirito Santo di Dio erriamo tra un pensiero e
l’altro; dichiariamo falso il vero e vero il falso; non camminiamo sopra la storia,
ma immersi totalmente in essa a tal punto che anche i nostri pensieri sono il
frutto della storia non dell’ispirazione dello Spirito del Signore dentro di noi.
I Santi sono questa potenza di veritÖ intramontabile, perchÇ sono voce nella
storia dello Spirito di veritÖ che conduce la Chiesa verso la veritÖ tutta intera. I
Santi, e solo loro, sanno separare la VeritÖ dal pensiero degli uomini, pensiero
a volte inconsistente, se non marcio del tutto, per quanto attiene alla veritÖ di
Dio e alla sua volontÖ di salvezza e di redenzione nei nostri riguardi e nei
riguardi del mondo intero.
I Santi sono coloro che hanno separato la storia dalla veritÖ; hanno
abbandonato i pensieri della storia, hanno immesso in essa i pensieri e la veritÖ
dello Spirito, la sola che puà cambiare la storia e orientarla a Dio.
Paolo fa proprio questo. In un contesto di gravi disordini morali e sessuali, egli
dona la regola santa perchÇ si comprendano le esigenze del regno e ci si
dedichi ad esso con cuore indiviso, integro, puro e santo.
Paolo Å nello Spirito di Dio e lo Spirito di Dio Å in lui. Lo Spirito Å la sua forza, la
sua luce, la sua veritÖ, la sua storia, il suo presente e il suo futuro, come anche
in lui lo Spirito Å il futuro del mondo e della Chiesa.
C’Å una comunione di vita e di veritÖ tra Paolo e lo Spirito che in lui raggiunge il
culmine della perfezione. Oltre questa perfezione non si puà andare, perchÇ
Paolo Å la bocca dello Spirito Santo, il suo pensiero, la sua veritÖ, il suo amore.
Tutto Å Paolo dello Spirito Santo. Con gli occhi dello Spirito di Dio egli vede
Cristo, vede l’uomo, vede la vocazione dell’uomo in Cristo, vede il bene e il
meglio, lascia che si possa compiere il bene, desidera perà che tutti possano
scegliere il meglio. Dona le ragioni per cui Å giusto che si scelga il meglio e non
ci si fermi al bene.
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GESÑ CRISTO, E QUESTI CROCIFISSO
La sconfitta dell’amore: la separazione. La morale cristiana – lo si Å giÖ detto
– nasce dalla fede, nasce dalla nuova realtÖ che si Å venuta a creare attraverso
il battesimo, o che si crea negli altri sacramenti della salvezza. Nel battesimo un
uomo Å fatto corpo di Cristo, riceve la sua stessa vocazione: quella di amare
nelle differenti condizioni in cui verrÖ domani a trovarsi con un amore che Å
obbedienza a Dio fino alla morte e alla morte di croce. Quando nel matrimonio
l’uomo e la donna si separano, non Å il matrimonio che viene ad essere
sconfitto – lo Å anche – sconfitto Å l’amore cristiano. Sconfitto Å Cristo ed Å la
sua missione nel mondo, quella cioÅ di amare a prezzo della vita, offrendo la