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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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opera di missionari di Cristo Gesá. Non Å facile entrare in questa mentalitÖ di<br />

fede, ma Å questa mentalitÖ che ci salva dall’appiattimento e dal fare le cose<br />

tanto perchÇ bisogna farle.<br />

ä questa mentalitÖ che ci libera dall’uniformitÖ e dal fare tutti le stesse cose.<br />

Mentre Å proprio dello Spirito del Signore far sâ che cià che Å secondario per<br />

uno diventi principale per l’altro, in modo che tutti siano animati da una veritÖ<br />

grande che abita nel loro cuore e che li muove ad operare per far crescere e<br />

fruttificare il nome di Gesá tra gli uomini.<br />

[17]Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il<br />

Vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana<br />

la croce di Cristo.<br />

Viene qui detto qual Å l’opera principale, il fine stesso della vita di Paolo, la<br />

vocazione che egli ha ricevuto da Dio: quella di predicare il Vangelo.<br />

ä il mandato di Dio che avvolge la sua vita, che la governa, la dirige, la muove,<br />

la plasma.<br />

ä questo il volere del Signore che egli deve espletare per tutto l’arco della sua<br />

esistenza su questa terra.<br />

ä necessario che qui si faccia una breve puntualizzazione teologica sulla<br />

missione. La missione non la dona nÇ la Chiesa, nÇ se la dona la singola<br />

persona.<br />

La Chiesa discerne la veritÖ di una missione, la singola persona invoca e prega<br />

lo Spirito del Signore perchÇ le manifesti il volere di Dio sulla sua vita.<br />

Sovente succede invece o che sovente sia la stessa persona a darsi la<br />

missione, o che sia la ComunitÖ anche nei suoi pastori a dire cosa fare e dove<br />

farlo.<br />

Questo Å senz’altro un errore. ä prendere il posto di Dio e decidere in sua vece.<br />

Altro errore Å il pensare che uno possa svolgere tutte le missioni di questo<br />

mondo e che possa impegnarsi in tutto, senza togliere niente alle altre cose.<br />

Pensare questo Å deleterio. Lo Spirito Santo non ci ha dato tutti i doni, non ci ha<br />

investiti della pienezza della sua grazia e della sua veritÖ per fare tutto. Ci ha<br />

dato la pienezza della grazia e della veritÖ per fare una cosa sola, per compiere<br />

la missione che il Padre dei cieli ci ha affidato.<br />

Se non entriamo in questa logica di veritÖ e di obbedienza a Dio, rischiamo il<br />

fallimento. Lo Spirito non Å in quanto noi facciamo, quando non siamo in<br />

comunione di veritÖ e di obbedienza con il Padre dei cieli.<br />

Lo Spirito non puà agire se non per metterci in comunione con il Padre dei cieli<br />

e la comunione si puà avere solo nell’obbedienza a Dio. Se in noi non c’Å<br />

obbedienza, lo Spirito non puà creare comunione con Dio e quanto noi<br />

facciamo nasce da noi, ma non dallo Spirito del Signore.<br />

ä deleterio il solo immaginare che lo Spirito ci possa muovere fuori della volontÖ<br />

di Dio. ä disastroso agire senza la mozione dello Spirito, senza cioÅ che lui<br />

prenda posto nel nostro cuore e ci metta in comunione con Dio. Purtroppo<br />

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