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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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uomo. Dio sa anche quali sono le forze della natura umana; sa quali aiuti<br />

spirituali possono discendere dal cielo; sa anche come questi aiuti sostengono<br />

l’uomo nel cammino verso il regno dei cieli.<br />

L’uomo invece, chiunque esso sia, Å un ignorante dell’uomo, non sa chi Å<br />

l’uomo perchÇ non ne conosce il cuore, non ne scruta i sentimenti, non sa le<br />

sue reazioni ad un divieto, ad un comando, ad una proposta, potrebbe esporlo<br />

al peccato anche attraverso un esercizio di mortificazione che il Signore non<br />

chiede, non ha chiesto, mai ha pensato di chiederlo.<br />

Paolo pone qui un altro principio fondamentale. A nessuno, dall’esterno della<br />

coppia, Å consentito entrare all’interno di essa per dettare leggi, o programmi di<br />

vita spirituale.<br />

Come vivere santamente il proprio matrimonio Å, e deve essere lasciato alla<br />

libertÖ dei coniugi, i quali insieme, di comune accordo devono decidere quando<br />

astenersi e per quanto tempo.<br />

Paolo parla qui di una astensione temporanea, che non puà decidere da sola la<br />

moglie, nÇ puà deciderla il marito. Deve essere una decisione presa insieme e<br />

solo per un periodo di tempo determinato, puntualizzato. Questo non significa<br />

che debba avvenire una volta sola, puà anche questo tempo essere reiterato a<br />

intervalli regolari o irregolari, a seconda della volontÖ dei coniugi che deve<br />

essere sempre chiamata ad agire in sintonia e in sinergia con l’altra volontÖ.<br />

In questo tempo di astensione, il cuore puà dedicarsi con maggiore intensitÖ<br />

alla preghiera, puà elevarsi con piá distacco verso Dio, favorito anche dal<br />

perfetto dominio di sÇ che Å opera nell’uomo dello Spirito del Signore.<br />

PerchÇ Paolo non vuole che l’astensione sia perpetua, o duri piá di quanto non<br />

sia opportuno? PerchÇ l’uomo non cada nella tentazione di desiderare un’altra<br />

donna e la donna un altro uomo.<br />

Lo Spirito Santo sa di che cosa Å fatto l’uomo e sa anche che il dominio perfetto<br />

del proprio corpo Å una grazia che si ottiene dopo anni e anni di preghiera,<br />

dopo anni e anni di lunga intercessione presso il Padre dei cieli.<br />

PoichÇ il pericolo di cadere nella tentazione della concupiscenza Å sempre a<br />

portata di mano e facilmente si puà cadere, per questo motivo Paolo vuole che<br />

la decisione sia di comune accordo e di breve durata.<br />

[6]Questo però vi dico per concessione, non per comando.<br />

Paolo non ha una sua volontÖ propria sullo stato di vita dei cristiani.<br />

Ognuno deve sapere cosa fare e cosa puà fare, come anche cosa non puà fare<br />

e perchÇ non puà farlo.<br />

Ci sono dei problemi, o delle questioni inerenti alla scelta del proprio stato che<br />

appartengono solo alla coscienza. Anche l’apostolo del Signore deve starne<br />

fuori, non puà egli intromettersi in cose che riguardano l’essenza stessa<br />

dell’umanitÖ di quanti egli ha generato nella fede.<br />

Questo deve insegnarci che ci sono delle responsabilitÖ che appartengono<br />

all’apostolo del Signore e sono quelle di indicare la via di Dio sempre, di<br />

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