PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Cosa Å il regno di Dio, in veritÖ, nella sua essenza piá pura? ä il compimento
della volontÖ di Dio, che Å volontÖ di Cristo, manifestata a noi e detta da Lui,
nella nostra vita, in ogni sua parte, senza tralasciare neanche una virgola, o un
apice.
Il compimento della volontÖ di Dio avviene nella potenza dello Spirito Santo, il
solo che puà trasformare la volontÖ di Dio in nostra volontÖ, in nostra vita, in
opera di giustizia, di veritÖ, di luce, di pace, di umiltÖ, di mitezza, di povertÖ in
spirito e di ogni altra parola che Å uscita dalla bocca di Cristo Gesá, bocca del
Padre, attraverso la quale parla lo Spirito Santo del Signore.
La potenza, o la forza, del seguace di Gesá Å l’attestazione che la parola nella
quale lui crede puà trasformarsi in opera e di fatti in lui si trasforma in opera. Se
questa trasformazione non si compie, la parola del Vangelo diviene parola
come tutte le altre parole umane, prive di energia, di efficacia, di potenza, di
santitÖ, di veritÖ, di amore e di giustizia.
ä questo il motivo per cui il regno di Dio non puà consistere nel dire parole. La
parola che non si realizza, non si compie, non trasforma la nostra vita Å una
parola che non convince, non attira, non conquista, non seduce.
La potenza in cui consiste il regno di Dio Å quella forza irresistibile dentro di noi
attraverso cui vinciamo la nostra superbia, il nostro orgoglio, la nostra stoltezza.
ä anche quella forza irresistibile attraverso la quale diveniamo umili, miti, poveri
in spirito, misericordiosi, amanti del bene della veritÖ, ricercatori inappagati di
Dio e della sua volontÖ.
La potenza in cui consiste il regno di Dio Å quella decisione invincibile dentro di
noi che ci spinge a consegnare sempre e dovunque la nostra vita a Cristo
perchÇ ne faccia uno strumento di amore e di misericordia, di veritÖ e di
giustizia, ne faccia un suo particolare strumento, un prolungamento di sÇ nella
storia degli uomini per poter amare e servire secondo il comando che ha
ricevuto dal Padre suo. Questa decisione Å la stessa che fu di Cristo Gesá, il
quale fece della sua vita uno strumento posto interamente nelle mani del Padre
per la redenzione dell’umanitÖ.
Lo Spirito di Cristo e lo spirito del mondo non possono abitare insieme in un
cuore; se c’Å lo spirito del mondo non abita lo Spirito di Cristo e se abita Questo
non puà abitare quello. O l’uno, o l’altro. PoichÇ nei Corinzi abita lo spirito di
vanagloria, di orgoglio e di superbia, in essi non dimora lo Spirito di Dio. In essi
manca la potenza divina e celeste che consente loro di trasformare la parola di
Cristo in opera di salvezza e di amore. In loro ci sono solo vanitÖ e cose di
questo genere. Se non c’Å lo Spirito di Dio, in loro, nella loro comunitÖ
sicuramente mancherÖ anche una vita moralmente sana.
Senza lo Spirito del Signore che muove una comunitÖ, non c’Å possibilitÖ che si
possa restare nella grazia di Dio. Il peccato presto prenderÖ posto nel loro
cuore e con esso ogni altro genere di soprusi e di rinnegamento della veritÖ di
Cristo e di Dio. Senza lo Spirito Santo, luce dei cuori e delle menti, potenza che
trasforma la parola di Cristo in opera di veritÖ e di giustizia, l’errore e il peccato
ritornano nel cuore dell’uomo, facendo ritornare l’uomo nel mondo dal quale
Cristo lo aveva tirato fuori.
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