15.06.2013 Views

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

suo cuore e nella sua mente non c’Å altro. Non conosce altro, perchÇ tutti i suoi<br />

ricordi, le sue conoscenze sono svanite, finite per sempre. Dinanzi a Cristo<br />

crocifisso Å come se il cuore e con il cuore tutto si fosse liquefatto in lui e un<br />

nuovo essere da Cristo Gesá Å nato e si Å formato.<br />

ä come se il vecchio uomo fosse realmente morto e un nuovo uomo Å nato da<br />

quella morte e questo realmente e non solo spiritualmente, o moralmente. Un<br />

fatto Å certo: dopo la visione del Cristo crocifisso nella gloria che egli ha<br />

contemplato sulla via di Damasco, Å morto in lui veramente l’uomo vecchio, ed<br />

Å nato l’uomo nuovo e questo uomo nuovo porta impresso nella sua mente il<br />

sigillo di Cristo crocifisso.<br />

ä come se ora Paolo fosse fatto sul modello della croce, crocifisso come Cristo,<br />

a perfetta sua immagine e somiglianza. Questa Å la veritÖ che egli ha cercato di<br />

manifestarci attraverso parole cosâ semplici: Cristo Gesá, e questi crocifisso.<br />

[3]Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione;<br />

Paolo svela il suo cuore, che Å anche il metodo, o la regola del suo apostolato.<br />

La debolezza di Paolo Å la coscienza retta che gli attesta che niente promana<br />

da lui, tutto Å invece posto nelle mani del Signore.<br />

Se il Signore converte, egli converte; se il Signore aggrega, egli aggrega; se il<br />

Signore non converte, egli non potrÖ mai convertire; se il Signore non aggrega,<br />

egli mai potrÖ formare una comunitÖ che porti il suo nome.<br />

La debolezza Å il niente, la nullitÖ della nostra forza, delle nostre capacitÖ, dei<br />

nostri mezzi. Tutto cià che Å nell’uomo mai potrÖ convertire un uomo, mai potrÖ<br />

portarlo nella salvezza.<br />

La debolezza dice esplicito riferimento a Dio, alla sua grazia, alla sua veritÖ.<br />

Dice richiesta dello Spirito Santo a Dio perchÇ sia Lui a scendere in un cuore e<br />

orientarlo verso il Padre celeste nella veritÖ e nella grazia di Cristo Gesá.<br />

La debolezza dice umiltÖ, povertÖ in spirito, fiducia incondizionata nel Signore.<br />

Dice fede nella Parola di Cristo Gesá, il quale conforta i suoi discepoli con la<br />

certezza nella mente e nel cuore che la loro seminagione mai andrÖ perduta,<br />

anche se al momento i frutti non maturano. ä proprio di Dio conoscere i tempi e<br />

i momenti per la edificazione del suo regno sulla terra; Å proprio del Signore<br />

conoscere i tempi e i momenti per la conversione di un cuore.<br />

La debolezza non Å inerzia, abulia, ignavia, infingardaggine, mancanza di<br />

lavoro serio e impegnato. ä tutto il contrario, con una specificitÖ: tutto quanto<br />

viene fatto Å consegnato al Signore perchÇ sia Lui a ricolmarlo di grazia di<br />

salvezza secondo la sua volontÖ e secondo il suo beneplacito eterno, sempre<br />

imperscrutabile e non soggetto ad alcun giudizio umano.<br />

Il timore e la trepidazione ci dicono invece che Paolo era sempre pronto al<br />

rifiuto, alle percosse, alle carcerazioni, ad ogni genere di incomprensione da<br />

parte degli uomini, sia Giudei che Greci. Egli mai era sicuro di sÇ, della sua<br />

azione pastorale: sapeva che la sua missione era sempre esposta al fallimento<br />

a causa della durezza del cuore degli uomini.<br />

69

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!