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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Vera creazione. La risurrezione dei corpi Å vera creazione di Dio. C’Å una<br />

sostanziale differenza perà tra corpo e corpo. La luce del corpo glorioso Å data<br />

in relazione alla brillantezza dell’anima, dovuta, questa, alla luce di Cristo con la<br />

quale l’uomo si Å lasciato illuminare mentre era in vita. Piá luce di veritÖ, di<br />

caritÖ, di speranza l’uomo ha “catturato” quando era in vita nel suo corpo, piá ha<br />

fatto splendente l’anima per mezzo della sua perfetta obbedienza al Padre dei<br />

cieli, piá grande sarÖ la luce del corpo al momento della risurrezione. Nel<br />

Paradiso non avremo tutti la stessa luce. Ognuno avrÖ una sua particolare luce<br />

che lo farÖ distinguere da tutte le altre luci. Tutti oggi siamo chiamati a<br />

camminare per avere domani, nell’eternitÖ, la luce piá grande. Siamo chiamati<br />

ad abbandonare il minimalismo cristiano, che si accontenta di non commettere<br />

solo i peccati piá atroci e quelli piá eclatanti, mentre ci si abbandona ad ogni<br />

genere di imperfezioni, ad ogni altra trasgressione, sicuri che un giorno le porte<br />

del cielo saranno aperte per tutti. Questo Å senz’altro errato. Dobbiamo invece<br />

insegnare, inculcare, spronare a che ogni cristiano desideri essere rivestito<br />

della luce piá grande nel cielo e per questo occorre educarlo all’osservanza di<br />

ogni Parola di Cristo Gesá e a fare delle beatitudini l’essenza stessa del suo<br />

vivere e del suo operare. Se le beatitudini diventeranno l’abito di luce che avrÖ<br />

indossato sulla terra, domani nel cielo la sua luce brillerÖ, sarÖ incandescente,<br />

meravigliosa. Anche gli altri beati, guardandola, gioiranno e benediranno il<br />

Signore per tanto splendore e tanta magnificenza.<br />

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Tutto questo avviene e avverrÖ per<br />

un dono del Padre. ä lui che fin dall’eternitÖ ha pensato l’uomo, l’ha visto nel<br />

peccato, morto, ma anche l’ha visto in Cristo, risorto, vivente. Di tutto questo<br />

mistero che Dio ha voluto per noi, quasi niente Å nella mente dei fedeli. Viviamo<br />

proprio nell’ignoranza delle veritÖ della nostra fede; viviamo come se Cristo non<br />

fosse piá necessario a noi. Del cristianesimo Å rimasta un poco di caritÖ da<br />

compiere e qualche altra veritÖ che bisogna conoscere, appunto perchÇ siamo<br />

cristiani. Dobbiamo invece mettere ogni attenzione, ogni impegno a formare i<br />

cuori nella sapienza della veritÖ tutta intera, dobbiamo introdurre le menti nelle<br />

profonditÖ del mistero. LÖ troveremo l’amore del Padre che per la nostra<br />

redenzione e salvezza ha pensato fin dall’eternitÖ l’incarnazione del suo Figlio<br />

Unigenito, lo ha visto sulla croce e ha voluto la nostra creazione. Tanto Å il suo<br />

amore per noi! Non solo ha voluto la nostra creazione, ha voluto anche che noi<br />

fossimo un sol corpo con Lui, in Lui e per Lui. Ha voluto che la sua gloria eterna<br />

fosse nostra e che noi fossimo parte di Lui, divenendo cosâ parte stessa di Dio,<br />

in Cristo, grazie al battesimo che ci fa un solo corpo di Cristo Gesá, del Figlio<br />

del Padre, che ci fa figli nel suo Figlio. La forza travolgente della Chiesa sarÖ<br />

quella di fare di ogni uomo un altro Cristo, un figlio di Dio che vive in tutto alla<br />

maniera di Cristo Gesá, che come Cristo Gesá viene consegnato dal Padre alla<br />

morte per la salvezza di ogni altro uomo che attende di essere anche lui liberato<br />

dalla morte e dal peccato.<br />

Regno è: essere una cosa sola in Cristo. Viene cosâ specificato il Regno<br />

nella sua essenza piá pura, nella sua veritÖ piá alta. Cristo Å insieme il Regno di<br />

Dio e l’Instauratore di esso sulla terra. ä il suo Fondatore, Colui nel quale si<br />

costruisce, il Modello unico secondo il quale bisogna costruirlo, la FinalitÖ da<br />

raggiungere, poichÇ tutti sono chiamati a conformarsi a Lui in tutto, fino a<br />

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