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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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manifestare la sua volontÖ, di insegnare come si ama, si crede e si spera nel<br />

Signore.<br />

Sono le responsabilitÖ di insegnare la retta moralitÖ che necessariamente<br />

scaturisce dalla Parola di Dio. Oltre queste responsabilitÖ egli non puà andare,<br />

si deve fermare.<br />

Iniziano le responsabilitÖ del singolo credente, il quale deve sapere lui,<br />

attraverso l’esame di se stesso e il consiglio che egli attingerÖ in Dio, quale<br />

strada prendere e quale evitare.<br />

Ogni coscienza deve avere la capacitÖ e la luce necessaria per mettersi dinanzi<br />

a Dio e decidere il suo bene particolare.<br />

Educare a questa responsabilitÖ personale Å anche missione e ministero<br />

dell’apostolo del Signore, il quale mai deve valicare i limiti imposti da Dio al suo<br />

ministero e alla sua missione.<br />

Paolo in materia di scelte personali non puà comandare ai Corinzi, non puà<br />

governare la loro coscienza individuale. Puà tuttavia indicare sempre la via<br />

maestra da percorrere, puà dare quelle indicazioni pratiche che aiutino a fare<br />

delle scelte ponderate e giuste.<br />

Lui indica la via, concede loro di poterla percorrere se vogliono, libera la loro<br />

mente dai falsi pensieri e il loro cuore da sentimenti errati verso il matrimonio e<br />

o verso l’astinenza perpetua.<br />

Per questo egli parla di concessione e non di comando. La concessione Å<br />

consentire che una cosa venga fatta o tralasciata; il comando invece Å obbligo<br />

morale stretto. Nella concessione la cosa si puà fare, sarÖ poi la coscienza a<br />

scegliere se farla o non farla; nel comando non Å consentita alcuna scelta; la<br />

via Å obbligatoria per tutti coloro cui il comando Å indirizzato.<br />

A volte perà costa fatica scegliere la propria via, perchÇ costa il peso di<br />

assumersi le proprie responsabilitÖ dinanzi a Dio e agli uomini. Se non si<br />

insegna al cristiano di essere responsabile delle sue scelte, se ne farÖ sempre<br />

un irresponsabile, non se ne farÖ mai un cristiano adulto, che opera con<br />

coscienza formata e con volontÖ fortificata dallo Spirito del Signore.<br />

Creare dei cristiani adulti e responsabili significa insegnare a tutti la via della<br />

veritÖ e della libertÖ; ma soprattutto significa formare degli uomini che possono<br />

decidere autonomamente quali vie prendere, senza che vi sia il consenso o il<br />

diniego dell’apostolo del Signore. Di questi uomini il Signore si compiace, questi<br />

uomini l’apostolo del Signore deve formare.<br />

[7]Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da<br />

Dio, chi in un modo, chi in un altro.<br />

Paolo perà ama dal profondo del suo cuore Cristo Gesá. A lui ha dato tutta la<br />

sua vita; tutto di sÇ appartiene al Signore, anche il suo corpo, messo a<br />

disposizione per la causa del Vangelo.<br />

Egli vorrebbe che tutti fossero come lui, nelle diverse comunitÖ, uomini e donne<br />

consacrati interamente alla diffusione della Parola di Dio nel mondo intero.<br />

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