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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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che vede nell’altro solo un fratello in Cristo da rispettare e da trattare come se<br />

fosse Cristo in persona.<br />

[21]Il saluto è di mia mano, di Paolo.<br />

Con questa frase, che Å poi anche scrittura, Paolo firma la sua lettera, dona<br />

garanzia di autenticitÖ.<br />

Anche in questo chi ha responsabilitÖ nella comunitÖ deve prestare ogni<br />

attenzione a che non circolino tra i cristiani scritti a suo nome, mentre in realtÖ<br />

sono dei falsi.<br />

Occorre che ognuno abbia regole personalissime che possano sempre<br />

garantire della veritÖ di uno scritto e del suo autore.<br />

Le regole di prudenza non sono mai troppe. Specie in materia di fede occorre<br />

che la prudenza sia altissima e che nessuna leggerezza venga commessa. Ne<br />

va di mezzo la salvezza eterna delle anime.<br />

[22]Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Maranatha: vieni, o<br />

Signore!<br />

ä l’amore del Signore che tiene unita la comunitÖ; che fa sâ che i cristiani siano<br />

un solo corpo, una sola vita.<br />

Se uno non ama il Signore Å diviso dalla comunitÖ e nello stesso tempo divide<br />

la comunitÖ.<br />

Senza l’amore per il Signore si Å giÖ recisi dalla comunitÖ, perchÇ si Å giÖ recisi,<br />

tagliati da Cristo Gesá.<br />

Chi taglia Å il Signore e taglia perchÇ si venga gettati nel fuoco eterno. In questo<br />

caso l’anatema Å una sentenza anzi tempo; Å un giudizio di condanna eterna.<br />

FinchÇ siamo in vita si puà ritornare indietro, purchÇ non ci abbia peccato<br />

contro lo Spirito Santo. Si ritorna indietro ponendo nel nostro cuore tutto l’amore<br />

per Cristo Gesá.<br />

Se la morte dovesse sorprenderci in questo anatema, in questo essere noi<br />

tagliati, recisi da Cristo Gesá, Å l’inferno eterno, la morte eterna, l’esclusione<br />

per sempre dalla gioia e dal gaudio della beatitudine con Dio assieme agli<br />

Angeli e ai Santi del cielo.<br />

Nei secoli passati la Chiesa ha sempre usata questa formula di recisione dalla<br />

comunitÖ dei cristiani per tutti coloro che abbandonavano la sana dottrina e si<br />

consegnavano all’errore.<br />

Abbandonare la sana dottrina Å abbandonare Cristo Gesá, Å non amarlo nella<br />

sua veritÖ, nella sua essenza, nel suo amore e nella sua grazia.<br />

Oggi l’anatema come sanzione esiste in casi rarissimi; la Chiesa se ne serve e<br />

per certi peccati gravissimi che la minacciano nella sua veritÖ e nella sua<br />

grazia, nella sua essenza piá pura e nel dono della santitÖ di Cristo e dello<br />

Spirito Santo ai cuori.<br />

Essa si serve dell’anatema solo quando ogni altra via Å preclusa e il cuore si Å<br />

irrigidito sulla sua chiusura allo Spirito Santo e alla pienezza della veritÖ.<br />

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