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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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santificazione dei cuori. Tutto Å dall’uomo, tutto rimane nell’uomo. Nessuna<br />

apertura alla trascendenza; nessuna discesa dal cielo dei doni di Dio.<br />

Paolo che sa tutto questo, vuole che ognuno lo consideri collaboratore di Dio,<br />

amministratore dei suoi misteri. Vuole che ognuno dietro di lui veda il Signore al<br />

quale lui deve obbedienza, fedeltÖ, servizio pronto e sollecito con il dono della<br />

stessa vita.<br />

Paolo non puà fare cià che vuole, non puà dire cià che gli pare, non puà<br />

desiderare secondo i moti del suo cuore. Deve volere, desiderare, fare solo cià<br />

che Dio gli comanda. Andare dove Dio lo manda. Restare quanto Dio vuole che<br />

vi resti. Partire quando Dio vuole che lui parta. Dare quei doni di grazia e di<br />

veritÖ che Dio vuole che si donino. Questo significa dipendenza totale, piena da<br />

Dio.<br />

Cosâ si costruisce e si edifica il regno di Dio sulla terra.<br />

4ä PRINCIPIO: L’ILLUSIONE CRISTIANA<br />

ä questo l’errore piá grave che sempre si annida nella mente dei cristiani. Oggi,<br />

in modo particolare, Å una vera piaga. L’illusione vanifica l’opera di Cristo,<br />

perchÇ la riduce a sola espiazione della pena, avvenuta una volta per tutte<br />

sull’albero della croce e giÖ elargita ad ogni uomo.<br />

L’illusione svuota il mistero della risurrezione di Cristo, abolisce la vita cristiana,<br />

che Å risurrezione con Cristo a vita nuova, per portare a termine la<br />

rigenerazione dell’uomo nuovo avvenuta nel battesimo.<br />

Questa piaga insegna che tutti ormai sono salvi, tutti giustificati per i meriti di<br />

Cristo Gesá, tutti andranno in Paradiso, l’inferno Å vuoto, la vita eterna Å giÖ<br />

acquisita, indipendentemente dalle azioni degli uomini. Cristo Å morto per tutti e<br />

tutti in Lui sono giÖ stati giustificati, redenti, salvati.<br />

Paolo ribadisce la veritÖ di fede che vuole che vi siano due momenti essenziali<br />

nell’opera della giustificazione. Siamo giustificati per opera di Cristo Gesá, in<br />

virtá della sua morte in croce. Siamo stati generati a vita noi, grazie al mistero<br />

della risurrezione che si Å compiuto in Lui.<br />

La giustificazione non Å ancora salvezza acquisita, non Å Paradiso, non Å<br />

risurrezione gloriosa in Cristo Gesá.<br />

La giustificazione Å la liberazione dell’uomo dalla schiavitá del peccato e dalla<br />

morte, Å introduzione dell’uomo nella libertÖ dei figli di Dio, Å il dono dello Spirito<br />

Santo, perchÇ ogni fedele in Cristo, mosso da Lui, cammini verso la pienezza<br />

della vita nuova, che Å liberazione dal peccato, per vivere un’obbedienza totale<br />

alla Parola di Cristo Gesá.<br />

La giustificazione Å la nascita di Cristo in noi. Con Cristo che vive in noi e<br />

divenendo noi un solo mistero con Lui, dobbiamo compiere tutto il mistero<br />

pasquale che si Å compiuto in Lui. Dobbiamo portare il nostro corpo fin sulla<br />

croce, in una totale e universale obbedienza al Padre, dobbiamo sacrificarlo per<br />

amore. Dobbiamo altresâ attendere che si compia la sua risurrezione in noi.<br />

Cosa che non potrÖ mai avvenire, se abbiamo omesso di compiere la sua<br />

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