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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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volontÖ di Dio, vuole che noi non la riconosciamo quando si manifesta tra noi.<br />

L’uomo non vuole Dio.<br />

L’amministratore dei misteri di Dio deve dare Dio e deve darlo sempre in ogni<br />

sua parte, in ogni sua parola, in ogni suo desiderio. Deve darlo ad ogni<br />

persona, in ogni luogo; deve darlo manifestando anche che lui Å dalla parte di<br />

Dio e non dalla parte dell’uomo.<br />

Paolo ha ancora un’altra libertÖ. Quella del proprio giudizio. Bisogna essere<br />

liberi dal proprio giudizio perchÇ l’uomo di Dio non puà valutare le azioni<br />

partendo dal suo pensiero o dalla sua volontÖ. PoichÇ in lui Å lo Spirito del<br />

Signore che agisce e che opera, Å lo Spirito del Signore il solo che conosce<br />

perchÇ un’azione Å stata posta in un modo e non in un altro; Å solo lo Spirito del<br />

Signore che ha la scienza della veritÖ e dei cuori; Å solo lui che possiede la<br />

realtÖ e Lui sa come intervenire efficacemente per la salvezza di un cuore o di<br />

un’anima.<br />

All’amministratore dei misteri di Dio deve interessare un solo giudizio: il giudizio<br />

di conformitÖ al Vangelo di quanto egli sta operando; ogni altro giudizio<br />

sull’efficacia, la non efficacia, sull’opportunitÖ, la non opportunitÖ, sulla modalitÖ,<br />

o la non modalitÖ non gli deve minimamente interessare. L’azione non Å stata<br />

generata dalla sua volontÖ, ma dallo Spirito che opera ed agisce in lui.<br />

Su questa veritÖ molti potrebbero cadere e di fatti cadono, quando dimenticano<br />

che Å lo Spirito di Dio ad agire dentro di loro. Se cadono su questa veritÖ allora<br />

significa che ancora non sono strumenti docili nelle mani dello Spirito del<br />

Signore e tante cose le fanno di propria iniziativa, in autonomia dallo Spirito e<br />

non in dipendenza da lui.<br />

Paolo invece Å sempre mosso dallo Spirito: lo Spirito ascolta, dallo Spirito si<br />

lascia guidare; lo Spirito Å nel suo cuore e nella sua mente, lo Spirito Å fuori e<br />

dentro di Lui, lo Spirito Å l’anima che lo anima e la vita che lo fa vivere. PoichÇ<br />

in lui tutto Å mosso dallo Spirito, egli non si puà giudicare, giudicherebbe lo<br />

Spirito Santo di Dio che abita e agisce in lui e per mezzo di lui.<br />

E chi Å quell’uomo che puà giudicare lo Spirito del Signore e la sua azione in<br />

favore degli uomini? Chi quell’uomo che Å in grado di poter misurare l’azione<br />

dello Spirito se essa Å giÖ misteriosa in se stessa, prodigiosa oltre misura<br />

perchÇ discende direttamente dal cielo? Chi Å quell’uomo che ha tanta audacia<br />

da mettersi a confronto con lo Spirito del Signore e dire che l’azione compiuta<br />

non era efficace, non svolta secondo modalitÖ di prudenza, di intelligenza, di<br />

sapienza? Puà un uomo avere una tale pretesa?<br />

Paolo certamente no. Molti uomini stolti a volte pensano di poter competere con<br />

lo Spirito del Signore e si pongono di fronte a Lui sfidandolo e controbattendolo.<br />

Ma questa Å insipienza Å stoltezza. Questa Å solo superbia della vita che nasce<br />

dalla non conoscenza delle vie dello Spirito Santo.<br />

[4]perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo<br />

sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!<br />

Qui Paolo entra nel profondo della coscienza, dove neanche essa riesce a<br />

penetrare, ma solo lo Spirito del Signore.<br />

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