PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

dell’uomo Å male. Annullandosi nella volontÖ di Dio, la volontÖ dell’uomo
acquisisce la veritÖ, il bene, tutta la veritÖ, tutto il bene. Nella volontÖ di Dio
l’uomo si conosce, si ama, si realizza, porta a compimento il suo essere nel
tempo e nell’eternitÖ.
Nel mistero della Chiesa. La vocazione dell’uomo Å chiamata alla Chiesa, Å
aggregazione alla ComunitÖ dei discepoli di Gesá. Ognuno, pertanto, se vuole
ritrovare se stesso, se vuole vivere in conformitÖ alla sua vocazione originaria,
naturale e soprannaturale, deve volere essere Chiesa del Signore Gesá. Nella
Chiesa conosce la veritÖ, nella Chiesa impara l’amore, nella Chiesa percorre il
cammino della vera speranza, nella Chiesa apprende quotidianamente la legge
della libertÖ cristiana. Fuori della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica
queste realtÖ soprannaturali non esistono; non esistendo, l’uomo non puà farle
sue. Egli rimane nella sua incompiutezza, nella sua schiavitá parziale, o totale;
rimane nel suo peccato, che Å, prima di tutto, ignoranza del vero Dio, ignoranza
del vero uomo, ignoranza della vera vita, ignoranza di se stesso e della sua
origine, assieme al suo futuro eterno. Fuori della Chiesa di Dio l’uomo non si
conosce, non conosce, vive nella falsitÖ, illude i suoi giorni. La vera Chiesa di
Cristo Å quella fondata su Pietro e sui Vescovi in comunione gerarchica con Lui.
Nel mistero di Cristo. Il mistero della Chiesa Å uno solo: quello di essere corpo
di Cristo, per dare Cristo, per realizzare Cristo. La vitalitÖ della Chiesa, la sua
forza, la sua straordinaria potenza di irrompere nel mondo e di sconvolgerlo,
risiede nella sua vocazione. Essa Å chiamata ad essere il corpo di Cristo nella
storia; ad esserlo sacramentalmente e a divenirlo operativamente. La sua
vocazione Å quella di trasformarsi interamente in corpo di Cristo, corpo di Cristo
vivo, presente, operante nella storia degli uomini. Solo nella misura in cui saprÖ
e vorrÖ aiutare con l’esempio e con la veritÖ ogni suo figlio a trasformarsi in
Cristo vivente, essa potrÖ giovare al mondo. GioverÖ perchÇ gli mostrerÖ la sua
veritÖ, la sua luce, il suo amore, la sua speranza. VeritÖ, amore, luce e
speranza del mondo Å solo uno: Cristo Gesá Signore nostro.
Nel mistero dell’uomo. Chi Å l’uomo? ä un Cristo mancato. Ma Å anche un
Cristo da farsi. Il mistero dell’uomo Å Cristo Gesá. L’uomo non puà conoscersi
veramente se non in Cristo, ma si puà conoscere solo divenendo Cristo,
realizzando tutta la vita di Cristo in lui. ä questa l’unica vocazione dell’uomo,
dalla quale dipende il suo presente, ma anche la sua eternitÖ. Nessuno potrÖ
aiutare l’altro a divenire Cristo sulla terra, se non divenendolo lui per primo.
Questo implica il cambiamento di tutte le pratiche e le strategie pastorali del
presente e del futuro. Si va all’uomo, specie oggi, per immagine, per ripetizione
di immagine, per bellezza, per immediatezza, per irriflessione. L’uomo, se lo si
vuole conquistare, lo si deve colpire. La Chiesa ha oggi il compito di colpire
l’uomo; lo deve colpire non narrando la bellezza, la bontÖ di Cristo; lo deve
colpire mostrandogliela tutta realizzata nella sua vita, nella vita di ogni suo figlio.
Se riuscirÖ a fare questo, avrÖ operato perchÇ ogni uomo veda il suo mistero, si
innamori, lo realizzi.
La ricchezza del cristiano. La ricchezza del cristiano Å lo Spirito Santo di Dio,
il quale riversa nel suo cuore ogni dono di scienza e di parola. Riversa anche
ogni altro carisma, o talento, perchÇ possa svolgere la missione secondo veritÖ,
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