PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

vita; se non la si crede, inesorabilmente si incammina su un sentiero di morte
certa.
Solo la Parola di Dio indica il sentiero della vita, il sentiero giusto che conduce
l’uomo nella sua veritÖ. Se l’uomo abbandona o non crede alla Parola che il
Signore gli ha annunziato, egli certamente percorrerÖ sentieri suoi, sentieri e vie
stabiliti da lui.
Le vie dell’uomo non conducono alla vita, nÇ i suoi pensieri che sono giÖ
pensieri di morte e non di vita, di afflizione e non di consolazione, di tristezza e
non di gioia, di impoverimento e non di arricchimento, pensieri che non liberano,
ma che schiavizzano ancora di piá colui che li ascolta e li mette in pratica.
La parola di Dio ha la forza della sua veritÖ in se stessa, perchÇ Å Parola di Dio.
Essa non va provata, essa Å prova di se stessa.
Il Vangelo Å prova della sua veritÖ. Basta osservarlo e l’uomo si accorge che
esso Å l’unica fonte di vita. Anche la parola dell’uomo Å prova della sua falsitÖ,
delle tenebre che essa contiene, basta metterla in pratica e l’uomo
sperimenterÖ la morte che Å racchiusa nel suo seno.
Paolo vuole una comunitÖ che non mette alla prova il Signore. Che non chiede
segni, miracoli, interventi prodigiosi; vuole una comunitÖ che si affidi totalmente
alla sua parola, senza discutere, senza domandarsi, senza interrogarsi; vuole
che la comunitÖ viva di purezza evangelica, di santitÖ di parola, di veritÖ di
ascolto, di compimento di ogni comando che Å uscito dalla bocca di Dio.
Vuole una comunitÖ tutta spirituale, tutta intenta alle cose di Dio. ä cosa di Dio
solo la sua veritÖ e il suo amore. Quella comunitÖ che prima chiede la
sperimentazione della veritÖ di quanto il Signore ha detto, Å una comunitÖ che
non vuole costruirsi sulla fede; Å una comunitÖ falsa, insensata, senza futuro nÇ
umano e nÇ divino.
Vuole una comunitÖ dalla fede semplice, pura, genuina e la fede semplice Å
puro e genuino ascolto. Semplicemente il Signore parla e semplicemente
l’uomo lo ascolta, lo ascolta in ogni parola che esce dalla sua bocca; lo ascolta
perà mettendo in pratica quanto il Signore dice, quanto il Signore vuole, quanto
il Signore comanda.
L’uomo che mette alla prova il Signore vorrebbe credere, ma vuole prima la
prova che Å veramente il Signore che parla. A Dio non si puà andare cosâ, a Dio
si va con il puro ascolto. A Dio non si chiede altro se non la sola e semplice
parola. SarÖ la parola vissuta ad essere per noi la prova della veritÖ di Dio e
della sua presenza di amore nella nostra vita.
[10]Non mormorate, come mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime
dello sterminatore.
Il cuore che mette alla prova il Signore, Å un cuore contorto e complesso, un
cuore difficile da raddrizzare e da rendere docile.
ä un cuore che non si abbandona, non si lascia muovere dalla veritÖ della
parola, non si lascia condurre dalla semplicitÖ con cui il Signore interviene nella
sua vita. ä questo un cuore inguaribile. Cià che conta per lui Å la
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