PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

distruggere anni e anni di duro lavoro che un altro compie. Si pensi per un
istante ad Adamo ed Eva. Sono loro il lavoro di Dio, la sua opera. In un attimo,
per una tentazione non superata, distrussero tutta intera la creazione di Dio, a
tal punto che non vi fu altra soluzione possibile per la sua riedificazione, se non
la stessa morte di Dio in croce, morte avvenuta nel suo Figlio unigenito, nel
Verbo della vita, che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Il cristiano
potrebbe mettere nell’edificio di Dio un principio erroneo, i cui effetti devastanti
potrebbero durare per tutto il tempo della storia, e anche oltre, per l’eternitÖ, con
la dannazione di molti suoi fratelli, a lui contemporanei, o che sono nati e che
verranno dopo di lui, molto tempo dopo di lui. Questo ci deve insegnare quanta
responsabilitÖ Å nel cristiano. Per lui il regno di Dio si edifica, prospera, ma
anche per lui il regno di Dio si distrugge, va in rovina, fino alla rovina eterna che
Å il fuoco dell’inferno che avvolgerÖ quanti hanno distrutto l’edificio di Dio e
hanno insegnato agli altri come distruggerlo.
Tempio di Dio e Spirito Santo. Il tempio di Dio Å Cristo Gesá. ä in Lui che
abita corporalmente tutta la pienezza della divinitÖ. Il tempio di Dio Å la Chiesa,
nella quale Dio vi abita con la sua presenza di grazia e di veritÖ. Tempio di Dio
Å ogni cristiano. ä ogni cristiano perchÇ Corpo di Cristo, perchÇ Chiesa del
Signore Gesá. In ogni cristiano vi abita e vi dimora lo Spirito Santo, per questo
ognuno Å obbligato a conservare la sua anima nella piá grande santitÖ. Quando
il cristiano commette il peccato, toglie dal suo tempio Dio, profanando cosâ la
dimora terrena dell’Onnipotente. Con il peccato Å come se il tempio di Dio
venisse sconsacrato, reso profano, immondo, impuro. Dio non vuole che questo
accada; vuole invece che il suo tempio si conservi sempre nella piá alta santitÖ,
che risplenda per grazia e per veritÖ.
Dio non permette che il suo tempio venga distrutto. Ognuno puà
distruggere il suo proprio tempio, puà, peccando, rendere impura la casa di Dio
che Å il suo cuore e la sua anima. Nessuno perà puà impunemente distruggere
il tempio di Dio che Å il Corpo di Cristo, oppure abbattere il tempio di Dio che Å
la sua Chiesa. Il Corpo di Cristo e la sua Chiesa sono indistruttibili, nessuno mai
li potrÖ annientare. Fino alla consumazione dei tempi e della storia, il Corpo di
Cristo e la sua Chiesa risplenderanno sempre di veritÖ, di santitÖ, di grazia e di
dottrina. Nessuna potenza nÇ celeste, nÇ terrestre, nÇ infernale potrÖ mai
prevalere su di essi. Dio non permette che il suo tempio venga distrutto; perchÇ
questo non accada distruggerÖ chiunque con ostinazione e superbia infernale si
avventa contro il Corpo di Cristo e contro la sua Chiesa per distruggerla.
Questa veritÖ Å confermata dalla storia. Molti sono stati coloro che hanno
provato a distruggere il Corpo di Cristo, ad abbattere la sua Chiesa. La storia
attesta che sono stati distrutti loro, mentre il Corpo di Cristo, la sua Chiesa
continuano a risplendere nel mondo con sempre piá grande splendore e
chiarezza, sia di dottrina che di grazia, sia di veritÖ che di santitÖ. D’altronde
Gesá lo ha detto: Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa, contro la
Chiesa che Å fondata su Pietro. Le porte degli inferi potranno prevalere e di
fatto prevalgono su ogni altra Chiesa; mentre su quella fondata su Pietro non
hanno alcun potere. Possono anche crocifiggere la Chiesa come hanno fatto
contro Cristo Gesá, ma dopo tre giorni essa risuscita, si rinnova, la sua luce
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