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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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discernimento Å essenziale che venga fatto, al fine di mettere nel nostro cuore<br />

tutte quelle parole che lo Spirito ci indirizza e cambiare cosâ con esse la nostra<br />

vita.<br />

Se manca questa opera di giudizio o di discernimento lo Spirito parlerebbe a<br />

vuoto, parlerebbe inutilmente; direbbe una parola di veritÖ ma che poi non trova<br />

spazio nei cuori, perchÇ nessun cuore la reputa necessaria, utile, o<br />

semplicemente opportuna per esso.<br />

Sappiamo invece che quando lo Spirito del Signore parla, parla per cambiare il<br />

cuore e la mente, i sentimenti e i pensieri, la volontÖ e la stessa anima, che<br />

devono lasciarsi fare interamente nuovi dalla parola di veritÖ e di grazia che<br />

esce dalla bocca dello Spirito, anche se si serve di bocche umane per parlare ai<br />

cuori di quanti sono presenti in assemblea.<br />

[30]Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia:<br />

Altra norma assai particolare. Siamo in comunitÖ, in assemblea. Chi veramente<br />

possiede il dono dello Spirito, parla nel nome dello Spirito. Possiamo anche dire<br />

che Å lo Spirito che parla attraverso di lui. Se uno sta parlando e un altro riceve<br />

una rivelazione, Paolo vuole che colui che sta parlando taccia immediatamente.<br />

PerchÇ?<br />

Deve tacere perchÇ lo Spirito non sovrappone la sua voce con un’altra voce;<br />

deve tacere perchÇ lo Spirito non parla contemporaneamente attraverso due<br />

persone nello stesso luogo.<br />

Puà parlare attraverso due persone, ma parla in modo ordinato, prima<br />

attraverso una e poi attraverso l’altra.<br />

Se Å il solo ed unico Spirito che parla, Å necessario che lo si ascolti e per<br />

ascoltarlo secondo veritÖ e pienezza bisogna che uno taccia. Chi deve tacere Å<br />

colui che sta parlando.<br />

Se continuasse a parlare, non sarebbe piá lo Spirito a parlare attraverso di Lui,<br />

perchÇ lo Spirito di Dio ha manifestato l’intenzione e la volontÖ di parlare<br />

attraverso un altro.<br />

Per questo motivo bisogna tacere e tacere immediatamente.<br />

Questa regola va osservata in ogni momento. Ogni qualvolta si riunisce<br />

l’assemblea, o una qualsiasi riunione nella Chiesa di Dio, in essa si parla, ma si<br />

ascolta anche; si lascia parlare lo Spirito negli altri, ma anche colui che parla<br />

deve imparare l’ascolto dell’unico e medesimo Spirito che chiede la Parola.<br />

ä facile sapere se in una persona sta parlando lo Spirito del Signore; Å<br />

sufficiente osservare se lui sa riconoscere lo Spirito quando parla attraverso<br />

altri e parla proprio a lui.<br />

Se non si Å capaci di riconoscere lo Spirito che vuole parlare a colui che sta<br />

parlando, allora colui che sta parlando non Å nello Spirito del Signore, non parla<br />

attraverso lo Spirito.<br />

Chi parla attraverso lo Spirito di Dio sa sempre quando lo Spirito non Å piá in lui<br />

a parlare, perchÇ immediatamente non ha piá parole da dire. Non le ha, perchÇ<br />

in lui lo Spirito di parola Å divenuto Spirito di ascolto. Lo stesso Spirito che lo<br />

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