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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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naturalmente si risorgesse, come naturalmente il chicco di grano produce la sua<br />

piccola e tenera pianta. In altre parole: la pianta ha in sÇ il germe della<br />

risurrezione, il nostro corpo questo germe non lo porta naturalmente, lo porta<br />

perchÇ Cristo lo ha prodotto per lui. Il Padre si serve del germe di Cristo - Å la<br />

risurrezione di Gesá il germe della nostra risurrezione nell’ultimo giorno – e se<br />

ne serve per creare il nuovo corpo che sarÖ tutto spirituale.<br />

[38]E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio<br />

corpo.<br />

In natura ogni seme produce la sua pianta, produce il suo nuovo corpo. Ogni<br />

seme ha il suo corpo.<br />

In questo versetto Paolo vuole affermare un’altra veritÖ. Non ogni corpo risorge<br />

uguale all’altro corpo. Ognuno avrÖ il suo corpo che sarÖ differente da ogni<br />

altro.<br />

Da che cosa deriva la differenza dei corpi nel giorno della risurrezione? In che<br />

cosa consiste questa differenza?<br />

La differenza non puà essere nella natura. La natura di tutti i corpi Å quella<br />

spirituale. Tutti risorgeremo con un corpo di spirito. Anima e corpo avranno la<br />

stessa natura. Questa Å la prima veritÖ.<br />

La seconda veritÖ Å la seguente: la differenza Å nella forma del corpo, nella sua<br />

potenza di gloria e di luce, nel suo splendore eterno, nella sua configurazione a<br />

Cristo Gesá.<br />

PerchÇ un corpo differisce dall’altro? PerchÇ ognuno avrÖ il proprio corpo? La<br />

differenza dei corpi dipenderÖ esclusivamente dalla forza del nostro amore. Piá<br />

avremo amato Dio e i fratelli, piá ci saremo consumati nell’esercizio della caritÖ<br />

e piá il nostro corpo sarÖ ad immagine e somiglianza del corpo glorioso di<br />

Cristo Gesá, tutto consumato dalla caritÖ per il Padre suo e per noi suoi fratelli.<br />

[39]Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra<br />

quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci.<br />

In questo versetto Paolo vuole ribadire meglio la differenza dei corpi di spirito e<br />

di luce che nasceranno il giorno della risurrezione dei morti.<br />

L’esempio Å qui tratto dalla creazione. Nella creazione notiamo un grandissimo<br />

numero di corpi; ogni essere ha il suo corpo e ogni corpo differisce per essenza<br />

e per natura da tutti gli altri corpi.<br />

La figura qui ci serve solo per affermare la diversitÖ; non la differente natura.<br />

Nella creazione la differenza dei corpi dice differenza di natura quasi sempre.<br />

Nell’eternitÖ, nel giorno della risurrezione, la differenza non Å nella natura, ma Å<br />

nella luminositÖ, nello splendore, nella gloria.<br />

La natura Å una ed Å quella spirituale. Siamo creati come natura di spirito, come<br />

spirito, oggi, Å la nostra anima.<br />

[40]Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi<br />

celesti, e altro quello dei corpi terrestri.<br />

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