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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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ä Cristo il vero, unico, santo, perfetto tempio di Dio. In Lui, nel suo corpo, abita<br />

la divinitÖ e vi abita in una maniera unica, che Å detta dalla fede cristiana,<br />

unione ipostatica. La Persona del Verbo Eterno vive nelle due nature, la divina<br />

e la umana e vive in una maniera cosâ sublime che il perfetto Dio Å anche<br />

perfetto uomo, senza perà che la natura divina si trasformi in natura umana e la<br />

natura umana si faccia natura divina e senza che la persona sia il risultato<br />

dell’incontro e dell’unione della natura divina con la natura umana, essendo la<br />

Persona quella del Verbo eterno del Padre, che Å preesistente alla stessa<br />

incarnazione.<br />

Ma del Verbo di Dio Å talmente grande e inaccessibile il mistero che si Å<br />

compiuto in Lui che veramente si puà dire che il Verbo si Å fatto carne. Non si<br />

puà dire invece che la natura divina si Å fatta natura umana. Di questo avremo<br />

modo di ritornare in altri passi del Nuovo Testamento, quando se ne presenterÖ<br />

l’occasione.<br />

In Cristo, vero ed unico tempio vivente di Dio, l’uomo diviene anche lui tempio di<br />

Dio, poichÇ in Lui, che Å corpo di Cristo, abita tutta la pienezza della divinitÖ,<br />

poichÇ vi abita tutta la pienezza di Cristo e Cristo Å vero Dio e vero uomo,<br />

perfetto Dio e perfetto uomo.<br />

Dio abita nel cristiano in quanto vero corpo di Cristo, unico corpo di Cristo,<br />

divenuto tale attraverso il battesimo.<br />

Dio nel cristiano non solo vuole abitare per il mistero dell’incorporazione, vuole<br />

abitare anche per l’altro mistero, il mistero della sua santitÖ, della sua veritÖ, del<br />

suo amore.<br />

Il cristiano pertanto deve essere colui che porta nel mondo la presenza del Dio<br />

santitÖ, del Dio caritÖ, del Dio veritÖ. Come potrÖ manifestare tutto questo, se<br />

non lasciandosi lui stesso trasformare dalla santitÖ, dalla veritÖ e dalla caritÖ di<br />

Dio? Se lui farÖ tutto questo, se si lascerÖ trasformare dalla divina santitÖ, caritÖ<br />

e veritÖ, che Å Dio stesso, egli diviene manifestatore di Dio nel mondo. In lui ci<br />

sarÖ sempre la presenza consolante ed operatrice di Dio che compie i prodigi<br />

del suo amore come li ha compiuti in Cristo, come li compie quotidianamente<br />

nei suoi santi, nei figli che ascoltano la sua parola e vivono per metterla in<br />

pratica, con una obbedienza perfetta simile a quella di Cristo Gesá.<br />

Questa santitÖ deve operarla in noi lo Spirito del Signore che il Padre ci ha<br />

conferito nel Santo Battesimo. ä lo Spirito che ci fa figli adottivi di Dio e che<br />

abbiamo ricevuto anche nel sacramento della Cresima. Con l’unzione siamo<br />

stati costituiti testimoni di Cristo. Nella cresima lo Spirito del Signore ci ha<br />

investiti della sua forza e della sua veritÖ perchÇ noi potessimo rendere<br />

testimonianza nel mondo a Cristo veritÖ. Come? Compiendo la sua veritÖ nella<br />

nostra vita, manifestandola compiuta in noi, annunziandola come l’unica fonte di<br />

vita per ogni uomo che viene in questo mondo.<br />

Essere stati fatti da Dio suo tempio, dimora dello Spirito Santo, unico corpo del<br />

Signore Gesá ha per noi un solo significato: manifestare, rivelare, svelare ad<br />

ogni uomo il Dio tre volte Santo, il Cristo Santificatore degli uomini, lo Spirito di<br />

veritÖ che deve condurre nella veritÖ di Cristo ogni uomo. Tutto questo deve<br />

avvenire attraverso di noi; deve compiersi in noi e per noi; deve attuarsi<br />

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