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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Questo Å un desiderio che lui puà solo manifestare, rivelare. Egli puà offrirsi<br />

loro come esempio, modello di vita, cui sempre guardare anche per realizzare<br />

la propria esistenza sulla terra.<br />

Oltre questo egli non puà andare, perchÇ lui non Å il Signore degli uomini, nÇ il<br />

padrone delle anime che sono di Cristo, il solo Signore e il solo Padrone cui<br />

ogni anima e ogni corpo appartiene.<br />

Possono essere tutti come Paolo? Tutti consegnati al Signore? In realtÖ lo<br />

potrebbero, se questa fosse la loro volontÖ, ma soprattutto se tutti avessero<br />

questo dono da Dio.<br />

La questione qui diviene delicatissima. La scelta della propria vita non Å solo<br />

questione di volontÖ. Se fosse solo questione di volontÖ tutti potrebbero<br />

scegliere di essere come Paolo, cioÅ interamente dedicati alla missione per la<br />

diffusione del Vangelo.<br />

ä questione invece di doni divini e celesti; Å per concessione dello Spirito Santo<br />

che interviene nella vita di una persona e la dispone a questo o a quell’altro<br />

ministero nella Chiesa e nel mondo.<br />

Ognuno potrebbe anche volere, ma non puà, perchÇ il Signore non gli ha<br />

concesso questo dono. Cosa fare allora?<br />

Chiedere al Signore che conceda anche a noi il dono. Il Signore nella sua<br />

misericordia potrebbe anche concederlo, se a lui piace e se Å questo il fine per<br />

cui lui ci ha creati e messi nel mondo.<br />

Per questo occorre che l’uomo si rivesta di tanta umiltÖ, si ponga dinanzi al<br />

Signore e chieda che solo la sua volontÖ di compia, la volontÖ del cielo, non<br />

quella della terra.<br />

Nell’umiltÖ l’anima trova la pace. Sa che la strada che essa percorre Å una<br />

strada di santitÖ e di salvezza, perchÇ si fa nel compimento della volontÖ di Dio<br />

e non della propria.<br />

Un’altra considerazione Å giusto che venga fatta: se Å per dono di Dio che uno<br />

puà scegliere una strada anzichÇ un’altra, Å anche giusto che nessuno<br />

intervenga nella scelta della via che l’anima deve fare con metodi di costrizione<br />

e di forza.<br />

Solo Dio Å il Signore di una vita e solo lui puà dirigerla e condurla sulla via della<br />

giustizia. Questo non significa che uno non possa proporre all’altro una via,<br />

purchÇ ne lasci libera la volontÖ e nello stesso tempo preghi perchÇ solo la<br />

volontÖ di Dio si compia.<br />

Chi puà sempre e comunque intervenire nella volontÖ direttamente Å il profeta.<br />

Questi non parla perà a nome proprio, parla a nome di Dio e dice solo quelle<br />

parole che il Signore mette sulle sue labbra.<br />

Se il profeta chiama per una vocazione quella Å sicura manifestazione della<br />

volontÖ di Dio.<br />

Anche in questo caso, perà, spetta all’uomo disporsi per il compimento o per il<br />

rifiuto. Neanche Dio obbliga, costringendo; Dio obbliga per amore, nella libertÖ,<br />

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