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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Quando Dio non Å nel cuore, la gioia si cerca sulla terra. Ma questa Å una gioia<br />

che allontana dal regno di Dio, anzi impedisce che il regno possa venire<br />

costruito nel nostro cuore.<br />

Quelli che comprano, come se non possedessero. C’Å una compera santa e<br />

una compera non santa; c’Å un possedimento santo e uno non santo.<br />

ä compera e possedimento santo solo quello che Å fatto perchÇ necessario<br />

all’uomo per vivere dignitosamente la sua vita su questa terra.<br />

Non Å santo tutto cià che si acquista e che diviene un lusso per noi, diviene un<br />

di piá, una cosa non strettamente necessaria.<br />

Ci sono due motivi per evitare le compere o i possedimenti non necessari. Il<br />

primo consiste nell’ostacolo che essi pongono nel nostro cuore e che ci<br />

allontana dalla realizzazione del regno di Dio dentro di noi.<br />

Una delle cause per cui il seme seminato nel cuore dell’uomo non giunge a<br />

maturazione sono le spine che lo soffocano. Le spine sono gli affanni per le<br />

cose di questo mondo.<br />

Piá il nostro cuore Å legato al mondo e alle sue cose, meno Å disponibile per il<br />

regno. Questa Å veritÖ incontrovertibile. ä veritÖ la cui esperienza cade sotto gli<br />

occhi di tutti.<br />

Il secondo motivo Å ancora piá grave. Il cristiano deve vivere in tutto ad<br />

immagine di Gesá. Gesá Å colui che non solo visse povero in questo mondo; Å<br />

anche colui che si Å spogliato di tutto, anche del suo corpo, per farne un bene di<br />

veritÖ e di grazia per l’intero genere umano.<br />

Il cristiano non solo si deve spogliare delle cose, ma dell’intera sua vita per farsi<br />

strumento di amore a favore del mondo intero.<br />

D’altronde la prima delle beatitudini non Å forse la povertÖ in spirito che Å il<br />

completo distacco da ogni affezione sia materiale che spirituale che l’uomo<br />

potrebbe trovare nelle cose di questa terra?<br />

[31]quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno:<br />

perché passa la scena di questo mondo!<br />

In questo versetto Paolo completa il suo discorso, ma aggiunge anche un altro<br />

aspetto sotto il quale Å giusto che noi inquadriamo il mondo e le sue cose.<br />

Bisogna usare di questo mondo. L’uomo Å anche corpo, Å storia, Å cammino<br />

verso l’eternitÖ.<br />

Se fosse solo spirito, non avrebbe bisogno del mondo. ä anche materia, corpo,<br />

carne, ha bisogno delle cose del mondo. La terra e il fango che Å in lui ha<br />

bisogno della terra e del fango che Å fuori di lui. Lo spirito si nutre di spirito, il<br />

fango e la terra di fango e di terra.<br />

Questo nutrimento Å necessario, indispensabile per il traghettamento dello<br />

spirito e dell’anima nel regno dei cieli; solo se il corpo avrÖ traghettato l’anima<br />

nel regno eterno di Dio, traghetterÖ e porterÖ anche se stesso, altrimenti<br />

insieme all’anima finirÖ nella geenna del fuoco eterno.<br />

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