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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Paolo puà dare questa conoscenza non come frutto della sua esperienza, bensâ<br />

come dono dello Spirito che abita in lui.<br />

ä lo Spirito Santo la fonte da cui attinge la parola di veritÖ che egli sta<br />

annunziando a quanti vivono nella ComunitÖ di Corinto e, per loro tramite, al<br />

mondo intero.<br />

Conoscendo la veritÖ di se stesso, dell’impossibilitÖ di dividere il suo amore tra<br />

Cristo e il mondo, tra Cristo e la donna, o l’uomo, nel matrimonio, Paolo vuole<br />

che ognuno si indirizzi a cià che Å degno di lui e che lo tiene unito al Signore<br />

senza distrazione.<br />

Su questa frase dobbiamo capirci. Qualche cosa Å giÖ stata anticipata. La<br />

distrazione Å dell’amore rivolto tutto verso la Persona di Cristo.<br />

Un uomo puà scegliere una donna per condividere il suo amore e una donna<br />

puà scegliere un uomo, questo avviene nel matrimonio. ä questa una via per<br />

amare Dio e per santificarsi. Uno puà scegliere direttamente Cristo come<br />

oggetto del suo amore, allo stesso titolo con il quale si sceglie la moglie o il<br />

marito nell’istituto del matrimonio.<br />

Si sceglie Cristo non in una maniera carnale, il che Å impossibile. Cristo Gesá<br />

vive con il suo corpo spirituale e la scelta di lui puà essere solo spirituale; Å una<br />

scelta, perà, che rende perfetto l’uomo nel suo amore.<br />

L’uomo, o la donna, possono riversare tutto il loro amore su Cristo in una<br />

maniera spirituale unica, senza per questo aver bisogno di altro amore per<br />

vivere e per completare il loro essere.<br />

Questa scelta di Cristo, della sua persona, non puà avvenire scegliendo<br />

l’istituzione del matrimonio. Se uno vuole scegliere Cristo come suo unico<br />

amore, suo esclusivo amore, non puà scegliere la via del matrimonio; se la<br />

sceglie, lui stesso si pone in un laccio dal quale gli sarÖ impossibile venirne<br />

fuori.<br />

Se sceglie la via del matrimonio e vuole amare Cristo in modo totalizzante, non<br />

lo puà, perchÇ il matrimonio ha le sue leggi di amore e bisogna rispettarle tutte.<br />

Come il matrimonio distrae dall’amore di Cristo, cosâ l’amore di Cristo distrae<br />

dall’amore coniugale. I due amori, di Cristo e del matrimonio, non si conciliano<br />

tra di loro. O l’uno, o l’altro; ma chi sceglie l’uno, non puà vivere l’altro.<br />

Questo Å il motivo per cui Paolo vuole che si scelga con rettitudine di coscienza<br />

ma anche con coscienza altamente informata del pericolo che sussiste e che<br />

segna il cammino di chi vuole donarsi a Cristo con amore esclusivo e perpetuo.<br />

Cristo stesso non si consegnà interamente all’amore del Padre e all’edificazione<br />

del suo regno sulla terra? Egli non scelse il matrimonio, non perchÇ fosse<br />

indegno dell’uomo o della stessa incarnazione. Il matrimonio Å santo ed Å il<br />

progetto di Dio sull’uomo. Non lo scelse a causa della conoscenza che egli ha<br />

dell’uomo ed Å una conoscenza perfettissima. Non ci si puà donare interamente<br />

a Dio e interamente all’uomo, o alla donna. Bisogna scegliere. ä questa la<br />

verginitÖ per il regno.<br />

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