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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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La ricchezza di Cristo Å divenuta ricchezza del cristiano. Se questo Å vero,<br />

perchÇ il cristiano si sente cosâ povero, cosâ meschino, cosâ inutile e inefficace<br />

dinanzi alle molteplici povertÖ spirituali e materiali in cui l’uomo vive e che<br />

avrebbero bisogno del suo aiuto per dare una qualche soluzione?<br />

La ragione Å una sola. La ricchezza di Cristo Å reale, vera, perfetta; ad essa<br />

nessun dono di grazia e di veritÖ manca. Tutto, veramente tutto, Å stato dato al<br />

cristiano in Cristo. Quanto Å stato dato non fruttifica perà se non nella fede del<br />

cristiano.<br />

Quando parliamo di fede intendiamo dire fede nella parola di Gesá; fede nella<br />

parola che Å la via perchÇ la ricchezza di Cristo inondi il mondo di beni eterni e<br />

anche di beni terreni, di beni per l’anima, ma anche di beni per il corpo e lo<br />

spirito dell’uomo.<br />

ä solo nel compimento della parola in noi che noi possiamo accedere ai beni di<br />

Cristo, attingere e portare nel mondo. Questa Å la fede. ä come se la<br />

realizzazione in noi della parola di Gesá fosse la porta che ci permette di aprire<br />

il tesoro della ricchezza di Cristo e spargerlo nel mondo.<br />

Questi doni vengono specificati come doni della parola e della scienza. La<br />

parola ci manifesta la volontÖ di Dio, ci fa conoscere il suo e il nostro mistero, ci<br />

svela chi Å Dio e chi Å l’uomo.<br />

La scienza ce ne dona l’intimo significato. Quello che la parola ci rivela, la<br />

scienza, dono dello Spirito Santo, ce lo fa comprendere, penetrare. Per la<br />

scienza di Dio noi ci inabissiamo nel suo mistero e lo cogliamo in ogni suo<br />

aspetto, sempre perà conformemente ai nostri limiti creaturali, i quali non<br />

consentono che si possa penetrare nella sua larghezza, altezza e profonditÖ il<br />

mistero di Dio e il mistero dell’uomo e quanto egli ha fatto in Cristo per la nostra<br />

salvezza.<br />

Al di lÖ delle nostre possibilitÖ, resta vero che Dio ha fatto tutto per l’uomo, tutto<br />

gli ha dato. Non solo gli ha dato Cristo Gesá e la sua parola di vita eterna, gli ha<br />

dato anche la scienza. Lo ha arricchito di scienza, di parola, di ogni altro dono<br />

celeste perchÇ l’uomo potesse conoscere il suo creatore e dalla conoscenza<br />

aprirsi all’amore di Lui.<br />

Solo chi non vuole conoscere, rimane nell’ignoranza; chi vuole puà in ogni<br />

momento accedere alla conoscenza del mistero di Dio e inabissarsi in esso. Dio<br />

ha concesso all’uomo questa possibilitÖ, ma anche gli ha offerto le capacitÖ per<br />

poterlo fare.<br />

Dicendo Paolo che il Signore ha arricchito l’uomo di ogni dono di parola e di<br />

scienza, vuole semplicemente affermare che all’uomo Å stata concessa la<br />

grazia di poter conoscere il Signore con scienza perfetta, poichÇ si tratta della<br />

scienza dello Spirito Santo.<br />

Dopo che Cristo Å venuto i suoi tesori di grazia si sono riversati con<br />

abbondanza sull’umanitÖ, Dio nulla puà fare di piá per l’uomo; egli ha fatto<br />

veramente tutto. Spetta all’uomo essere un fedele collaboratore di Dio perchÇ<br />

questi doni siano consegnati ad ogni persona che vive sulla terra. Spetta<br />

all’uomo mettere tutta la sua volontÖ perchÇ accolga il mistero e da esso si lasci<br />

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