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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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e vedendole di compierle o di non compierle; di compierle solo per l’onore di<br />

Cristo Gesá; di non compierle per salvaguardare l’onore e il nome del Signore.<br />

Se invece manca la santitÖ nel cuore del missionario del Vangelo, egli mai potrÖ<br />

essere illuminato dallo Spirito del Signore e cià che farÖ oggi, domani potrebbe<br />

rivelarsi, a causa della fragilitÖ degli uomini, un evento che toglie gloria a Cristo,<br />

anzichÇ un evento che la fa nascere nei cuori o che la ingrandisce in essi.<br />

Alla luce dello Spirito Santo per i Santi tutto Å presente, tutto essi vedono e<br />

sempre per la grazia e la forza dello Spirito Santo sanno dire no a tutto cià che<br />

non Å per la gloria eterna del Verbo della vita.<br />

[16]Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non<br />

so se abbia battezzato alcuno.<br />

Per non far torto a nessuno, Paolo aggiunge chi egli ha ancora battezzato.<br />

Ricorda di aver battezzato la famiglia di Stefana.<br />

Puà darsi che abbia battezzato qualche altro, ma non lo ricorda. Se lo ha fatto e<br />

non lo ricorda, questo non significa che vuole rinnegare quanto ha fatto, non lo<br />

ricorda e basta.<br />

Questo non ricordare ci deve insegnare un’altra veritÖ. Esso ci rivela che il<br />

cuore di Paolo era altrove e poichÇ era altrove, anche se faceva delle cose pur<br />

essenziali, quali il conferimento del battesimo, il suo cuore non era nel<br />

battesimo che conferiva e a chi lo conferiva, il suo cuore era tutto intento a<br />

pensare a Cristo Gesá e a portare nuovi cuori a lui.<br />

Ci sono nella vita del missionario del Vangelo cose essenziali e cose<br />

secondarie, essenziali e secondarie per rapporto al suo cuore, non per le cose<br />

in se stesse. Il conferimento del battesimo Å cosa essenziale in se stessa,<br />

perchÇ Å l’opera dello Spirito Santo che consacra un’anima a Cristo, la<br />

incorpora in lui, la fa un solo corpo con il corpo del Signore Gesá.<br />

Nel battesimo l’uomo diviene figlio di Dio, figlio nel Figlio suo Gesá Cristo,<br />

inoltre Å anche fatto tempio dello Spirito Santo, riceve la triplice ministerialitÖ di<br />

Cristo. Egli Å costituito infatti sacerdote, re e profeta della Nuova Alleanza.<br />

Eppure tutti questi grandissimi doni sono non essenziali per il cuore di Paolo. Il<br />

suo cuore Å altrove, lontano, infinitamente lontano.<br />

Questo ci deve insegnare che ogni cuore deve avere la sua cosa principale ed<br />

Å questa che rende secondarie tutte le altre. La cosa principale Å quella per la<br />

quale uno vive, per la quale si Å consegnato a Cristo Gesá.<br />

ä la cosa che Cristo stesso ha chiesto e che vuole che si compia anche a<br />

prezzo della nostra vita. Tutto cià che Cristo personalmente non ha chiesto<br />

diviene cosa secondaria, cosa alla quale non bisogna attaccare il cuore, perchÇ<br />

se al secondario si attacca il cuore, la cosa principale viene a perdere di<br />

importanza e di significato e per il cuore e per la coscienza.<br />

La cosa principale Å il fine della vita, Å lo scopo, il motore. ä cià che mette in<br />

movimento e fa sâ che mai ci si arresti. Se invece tutto diviene principale,<br />

significa che tutto Å senza importanza per noi e che la nostra stessa vita manca<br />

di una finalitÖ ben precisa, la quale dona senso e significato alla nostra stessa<br />

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