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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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592<br />

CONCLUSIONI<br />

Alla fine di un lavoro Å giusto che per un attimo si guardi indietro, prima di tutto<br />

per benedire e ringraziare il Signore per quanto si Å fatto. Noi siamo strumenti<br />

nelle sue mani. A volte puà servirsi di noi completamente, perchÇ forti e saggi<br />

nello Spirito Santo; a volte si puà servire di meno, perchÇ fragili e deboli a<br />

causa della nostra umanitÖ, che vive costantemente in quella carne, la cui<br />

concupiscenza e superbia, Å sopita, non vinta. Per il bene si rende gloria; per le<br />

manchevolezze si domanda perdono, pietÖ e misericordia, con il proposito e<br />

l’impegno di crescere ancora piá in santitÖ, in veritÖ e in dottrina, in buona<br />

volontÖ e in offerta della nostra vita, affinchÇ ogni limite umano venga abolito e<br />

Dio possa operare attraverso di noi con tutta la ricchezza della sua grazia, della<br />

sua veritÖ, del suo amore.<br />

Si ritorna indietro anche per evidenziare in sintesi le veritÖ conquistate,<br />

acquisiste, scoperte, che devono d’ora in poi governare la nostra vita. Se Paolo<br />

mette ogni impegno a impiantare nella comunitÖ queste veritÖ, lo fa perchÇ Å<br />

certo che senza di esse non si puà edificare la Chiesa di Dio; senza di esse la<br />

comunitÖ cristiana va alla deriva. Se andavano alla deriva le comunitÖ del suo<br />

tempo, quelle da lui fondate direttamente, andranno alla deriva anche le nostre<br />

comunitÖ, se vengono private di questi principi essenziali.<br />

In queste conclusioni elenchiamo dieci di questi principi; non sono tutti, ma<br />

sono essenziali. Altri ognuno li potrÖ evidenziare personalmente, attraverso la<br />

lettura che ha fatto del testo di questa prima Lettera ai Corinzi. Ognuno di questi<br />

principi richiama l’altro e a partire dall’uno si possono comprendere gli altri.<br />

A tutti si raccomanda di verificarli attraverso il confronto con il testo e se<br />

qualcosa deve essere aggiunto o tolto, lo si faccia secondo veritÖ e giustizia.<br />

Anche questo Å servizio al Vangelo. I doni dello Spirito Santo sono tanti e<br />

servono per l’utilitÖ comune. Migliorare, perfezionare, definire con esattezza un<br />

principio di vita spirituale non serve solo a colui che legge o che interviene,<br />

serve ad ogni uomo. Questi principi sono infatti la quintessenza della<br />

rivelazione che Dio ci ha fatto per bocca di Paolo in questa Lettera e sono di<br />

tutti e non della singola persona. Tutti possono intervenire per comprendere,<br />

aggiornare, migliorare, verificare, portare sul terreno concreto della storia e in<br />

modo speciale della vita della comunitÖ cristiana.<br />

Cogliere nella loro essenza questi principi, svilupparli in ogni loro parte,<br />

applicarli nella comunitÖ nella quale si vive, aiutare gli altri a lasciarsi governare<br />

da essi, diviene uno stimolo, uno sprone perchÇ tutto venga fatto alla luce della<br />

rivelazione e in modo particolare di Cristo e questi Crocifisso.<br />

ä il Cristo il principio ultimo della nostra fede, Å Lui l’Alfa e l’Omega della nostra<br />

giustificazione; Å Lui il Signore e il Messia costituito da Dio per la salvezza di<br />

chiunque crede. ä Lui il Salvatore del mondo. Lui ci ha aperto le porte del<br />

Regno dei cieli, ma spetta a noi raggiungerle e attraversarle.

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