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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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animali – perchÇ ci trasformi in essere spirituali. Se lui farÖ questo, ma<br />

soprattutto se lui crederÖ in questo, lo Spirito del Signore farÖ fiorire la<br />

conversione sui suoi passi e la trasformazione degli uomini da esseri animali in<br />

esseri spirituali.<br />

La verità è solo dei santi. La veritÖ per noi cristiani Å Cristo. “Io sono la via, la<br />

veritÑ, la vita”. La veritÖ Å solo dei santi, perchÇ solo i santi sono nella veritÖ;<br />

tutti gli altri parliamo della veritÖ, ma dall’esterno, dal di fuori; non siamo nel<br />

mistero e quindi non lo conosciamo; lo conosciamo per sentito dire, perchÇ altri<br />

ce lo hanno detto, o narrato; o perchÇ abbiamo un qualche sentore di esso, ma<br />

in nessun caso possiamo parlare secondo convenienza del mistero, perchÇ non<br />

lo conosciamo. Conosce il mistero chi lo vive e nella misura in cui lo si vive. Se<br />

la veritÖ Å solo dei santi, anche la vera teologia Å solo dei santi. Solo essi sanno<br />

parlare bene di Dio, perchÇ parlano dalla conoscenza d’amore e di veritÖ che<br />

essi possiedono, perchÇ sono nel mistero della veritÖ, sono semplicemente in<br />

Dio e nella sua Parola.<br />

Il criterio dello Spirito. L’uomo spirituale possiede il criterio dello Spirito Santo,<br />

criterio di veritÖ e di amore, criterio di discernimento e di giudizio, criterio anche<br />

di operativitÖ e di realizzazione del mistero nella sua vita e nel mondo. Chi non<br />

ha il criterio dello Spirito, non riesce a comprendere l’altro, non comprende la<br />

veritÖ che l’altro incarna, non comprende neanche la relazione che l’altro ha con<br />

Dio e questo perchÇ manca del criterio di giudizio e di discernimento della veritÖ<br />

e della stessa storia che l’uomo di Dio vive. I santi possono essere compresi<br />

solo dai santi, chi non Å santo non comprende i santi, non puà comprenderli,<br />

perchÇ manca del criterio di comprensione che Å lo Spirito Santo dentro di Lui<br />

nella stessa misura e nella stessa pienezza in cui abita nel Santo.<br />

Riportare tutto nel pensiero di Cristo. Possiamo fare questo, oppure per noi il<br />

pensiero di Cristo Å oscuro, nebuloso, inconoscibile, tutto ancora da decifrare?<br />

Il pensiero di Cristo Å oscuro per chi non Å in Cristo o per chi esce da Cristo e<br />

percorre una via tutta sua. Il pensiero di Cristo invece Å conoscibile e afferrabile<br />

nella misura in cui uno vive la Parola e la incarna nella sua vita. La Parola Å il<br />

pensiero di Cristo, ma la Parola non la si comprende all’inizio, quando la si<br />

ascolta, la si comprende dopo che la si vive e mentre la si vive. Vivendo la<br />

Parola e addentrandosi sempre piá in essa, l’uomo spirituale a poco a poco<br />

entra nella pienezza del pensiero di Cristo Gesá e lo trasforma in suo carne e in<br />

suo sangue, fino a divenire egli stesso sulla terra pensiero di Cristo, come<br />

Cristo, nella sua umanitÖ era divenuto pensiero del Padre. Tutto avviene per via<br />

interiore ed esteriore: per via esteriore tutto si compie in noi attraverso<br />

l’annunzio del Vangelo; per via interiore attraverso l’azione misteriosa dello<br />

Spirito Santo che ci introduce sempre piá profondamente nella conoscenza del<br />

mistero di Cristo, e in Cristo del mistero del Padre.<br />

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