PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

In questo versetto continua la lista, o elenco di chi non sarÖ ammesso a godere
la visione beatificante di Dio: effeminati, sodomiti, ladri, avari, ubriaconi,
maldicenti, rapaci. Chi sono tutti costoro e cosa fanno?
Effeminati. Sono quanti vivono con il proprio corpo una reazione errata, frutto
non della natura, ma del vizio. Sono uomini, ma vivono in tutto come se fossero
donne, e questo sessualmente parlando.
Dio vuole che si rispetti la propria natura e la si usi secondo il suo specifico. A
nessuno Å lecito comportarsi diversamente. Se ci sono malattie, deviazioni della
stessa natura - non causate dall’uomo, nÇ dall’educazione cattiva subita, nÇ dal
vizio nel quale si Å stati immersi fin dalla piá tenera etÖ, e questo puà capitare
piá di quanto non si pensi - con la grazia di Dio, con la buona volontÖ, ci si puà
conservare nella veritÖ del proprio essere. Costa dolore e sofferenza, ma
l’uomo Å anche e soprattutto questo: capacitÖ di assumersi la propria croce.
Questo discorso oggi neanche in campo cristiano lo si ritiene vero. Si vuole
lasciare libero sfogo alle proprie passioni o alle deviazioni acquisiste ed anche a
quelle naturali. La morale cattolica ha sempre insegnato che questo non puà
essere, non deve essere. Il governo del corpo Å dono dello Spirito Santo e con
Lui ognuno ce la puà fare.
Sodomiti. Sono quanti usano rapporti omosessuali, uomini con uomini, o
donne con donne. Per le donne si parla di lesbismo.
Questo peccato nella Scrittura Å chiamato abominio ed offende gravemente il
Signore nella sua creazione dell’uomo che all’origine fu fatto maschio e
femmina e solo tra maschio e femmina Å consentito il rapporto sessuale.
Ogni altro rapporto Å peccato grave. ä tanto grave che esclude dal regno dei
cieli. Se poi questo peccato dovesse portare scandalo ad uno dei piccoli,
sarebbe meglio per colui che lo commette, attaccarsi una macina girata d’asino
al collo e gettarsi nel piá profondo del mare. Cosâ parla il Vangelo.
Su questa deviazione morale c’Å troppa superficialitÖ, troppe scuse, troppo
lassismo morale, troppa giustificazione. Il peccato non puà essere mai
giustificato. L’uomo che lo commette deve essere aiutato ad entrare nella legge
di Dio. Come lo si puà aiutare se lo si giustifica in quello che commette e se
anche si legifera in suo favore perchÇ continui a farlo?
Ladri. Sono ladri quanti non rispettano la cosa altrui, appropriandosene e
gestendola come cosa propria. Anche il furto Å peccato grave contro Dio. Dio
vuole che si viva con un onesto lavoro e con il sudore della fronte. Questa Å la
nostra condizione.
Dio vuole che si viva in semplicitÖ, in povertÖ di spirito, che si condivida con gli
altri quanto si possiede. Non si entra nella giustizia finchÇ tutto cià che si Å tolto
agli altri non viene restituito e questo obbligo dura per sempre, per tutta la vita.
Mai viene estinto.
Avari. Sono avari quanti attaccano il cuore alle cose di questo mondo e fanno
consistere la loro gioia o felicitÖ del possesso dei beni terreni. ä peccato
gravissimo contro Dio per un duplice motivo. PerchÇ l’avaro chiude il cuore al
povero e al bisogno e anche perchÇ molte volte nel procurarsi i beni della terra
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