PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

ä facile sapere se un uomo ama, se sa amare. Basta che venga osservato nelle
piccole cose della vita, in quei minuscoli gesti che di per sÇ non costano niente,
ma che hanno un grande valore quanto alla manifestazione del nostro amore
nei riguardi dei fratelli.
Chi vuole celebrare l’Eucaristia alla maniera di Cristo Gesá, deve sapere
aspettare, ma soprattutto deve volere aspettare tutto quel tempo ragionevole
necessario per provare la nostra pazienza e il nostro amore.
[34]E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra
condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.
Altra regola assai pratica perchÇ l’Eucaristia si celebri con dignitÖ, amore,
serenitÖ, pazienza, benevolenza ed ogni altro dono dello Spirito Santo.
Uno potrebbe avere fame. Non puà attendere la celebrazione dell’Eucaristia. ä
giusto che mangi, perà a casa sua.
Se lo fa a casa sua non pecca contro la comunione, se lo fa nell’assemblea
pecca contro la comunione; pecca gravissimamente contro l’Eucaristia, che di
per sÇ Å il sacramento della comunione di Dio con gli uomini, degli uomini con
Dio e con i loro fratelli.
Si pecca contro l’Eucaristia a causa e a motivo dello scandalo che si dona ai
fratelli. Chi non sa attendere, chi ha troppo fretta per poter attendere manifesta
che in lui non c’Å amore, non c’Å pazienza, non c’Å volontÖ alcuna di soffrire un
poco per i fratelli.
ä piá che giusto che si mangi nella propria casa, senza scandalo. Dopo aver
mangiato ci si puà presentare nella riunione dove si celebra l’Eucaristia e
parteciparvi con decoro, semplicitÖ, onestÖ mentale e spirituale, libertÖ della
mente e dell’anima.
Mangiare a casa tuttavia prima della cena Å per Paolo il male minore, il male cui
non viene legato il peccato dello scandalo.
Lo scandalo, si sa, Å il grande nemico della nostra vita spirituale. ä il grande
nemico della comunitÖ cristiana, perchÇ attraverso lo scandalo tanto
scoraggiamento si crea in seno alla comunitÖ, ma anche in seno al mondo
intero. Il peccato di scandalo mina alle basi ogni relazione di veritÖ e di caritÖ tra
gli uomini.
ä peccato minore, ma Å pur sempre una grave mancanza, o attentato alla
comunione. Fare comunione Å condividere tutto, anche un poco di fame
attendendo che la comunitÖ si ricomponga. Come si puà condividere veramente
tutto, se non si riesce nemmeno a sopportare un poco di fame in nome della
comunione e dell’Eucaristia che Å il sacramento della privazione totale che
Cristo ha fatto della sua vita in favore dell’umanitÖ intera.
Ma sono solo queste le mancanze circa l’Eucaristia che si riscontrano nella
comunitÖ di Corinto. Certamente no! Ci sono tante altre cosa che non vanno.
Paolo non desidera trattare le altre cose per lettera, preferisce risolvere ogni
cosa di persona e quindi rimanda tutto al prossimo incontro, o alla prossima
visita.
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