PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

suo corpo, nella sua vita bisogna attingerla, nel suo corpo nella sua vita bisogna
viverla.
In Cristo perà significa anche nella sua Chiesa, poichÇ Cristo e la Chiesa sono
un unico corpo, non due corpi, non molti corpi.
Su questa unitÖ tra Cristo e la Chiesa oggi ci sono pensieri assai contrari. ä
come se si volesse separare Cristo dalla sua Chiesa, Cristo dal suo corpo,
Cristo dalla sua mediazione personale ed ecclesiale.
Se questo avviene non siamo piá in Cristo. Non Å veramente in Cristo chi non Å
veramente nella sua Chiesa; non Å veramente nella sua Chiesa, chi non Å
veramente in Cristo Gesá e si Å in Cristo Gesá se si Å nella pienezza della sua
grazia e della sua veritÖ.
La ragione per cui Paolo ringrazia continuamente Dio Å da trovare in questa
unitÖ perfetta tra Cristo e la sua Chiesa. Paolo Å corpo di Cristo, in quanto
corpo di Cristo ringrazia Dio, ringraziando Dio come corpo di Cristo lo ringrazia
per se stesso e per gli altri, per ogni uomo che Å nel corpo di Cristo, ma lo
ringrazia dal corpo di Cristo e nel corpo di Cristo, lo ringrazia cioÅ da santo.
Se noi riuscissimo a capire questa veritÖ che Paolo trasforma in preghiera,
faremmo fare alle nostre comunitÖ un salto di qualitÖ veramente notevole nella
santitÖ. Cesserebbero gelosie, invidie, dissensi, discrepanze ed ogni altro
genere di divisione. Tutti sapremmo che c’Å un solo Cristo, un solo corpo di
Cristo, una sola Chiesa, e tutti noi siamo quest’unico Cristo, quest’unico corpo,
quest’unica Chiesa.
L’altro sarebbe noi, noi saremmo l’altro ma in noi e nell’altro solo la grazia e la
veritÖ di Cristo Gesá agiscono, ma agiscono in Cristo Gesá per la redenzione
dei fratelli del mondo intero.
Su questa veritÖ non si insisterÖ mai abbastanza. A questa veritÖ bisogna
sempre educare, formare. Questa veritÖ costruire nel cuore e nella mente di
quanti credono in Cristo Gesá. Non Å un lavoro facile, ma Å possibile. ä il lavoro
che ognuno di noi deve intraprendere perchÇ Å giusto che dal cuore di ognuno
salga l’inno di ringraziamento e di lode a Dio nostro Padre non solo per noi
stessi, ma anche per gli altri.
[5]perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e
quelli della scienza.
Gesá Å la ricchezza del mondo. Egli Å la vita piena, perfetta, eterna, divina,
soprannaturale, umana anche di Dio. Gesá Å il Dio in mezzo a noi.
Il battesimo ci fa una cosa sola con Cristo. Cià significa che tutto cià che Å
Cristo lo diviene anche il cristiano. Un solo corpo, una sola ricchezza, una sola
vita, un solo frutto, una sola vocazione, una sola eternitÖ, come una sola Å la
morte e una sola la risurrezione. Anche questa veritÖ bisogna che il cristiano
faccia interamente sua, la ponga nel suo cuore, la ricordi sempre alla sua
mente. Questo Å necessario perchÇ sappia chi egli Å, riconosca cià che Dio ha
fatto di lui.
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