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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Il secondo motivo Å questo: Cristo Gesá Å colui che per estirpare il male<br />

dall’umanitÖ Å andato incontro alla morte e alla morte di croce, subâ per il nostro<br />

peccato il supplizio della croce e lo subisce tuttora nel suo corpo che Å la<br />

Chiesa.<br />

Il cristiano, formando con Cristo un solo corpo, anche lui ha il mandato e<br />

l’obbligo di offrire la sua vita per togliere il male da questo mondo. Ma togliere il<br />

male e tenere conto di esso, specie per quello che Å stato inflitto a noi,<br />

personalmente, Å un altro controsenso del nostro essere cristiani.<br />

Per l’uno e per l’altro motivo il cristiano deve tenere sempre puro il cuore,<br />

sempre libero, sempre sgombro da ogni ricordo di male. Non solo egli deve<br />

perdonare, non solo deve dimenticare, non solo non puà tenerne conto, deve<br />

offrire la sua vita in espiazione perchÇ il male sia tolto dal mondo, in tutto come<br />

ha fatto Cristo Gesá.<br />

Il cristiano questo lo puà fare perchÇ lui Å corpo di Cristo. Il corpo di Cristo deve<br />

essere un solo sacrificio e un solo atto di amore a beneficio dell’intera umanitÖ.<br />

[6]non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della veritÇ.<br />

Cosa Å l’ingiustizia in sÇ? ä il peccato, la trasgressione dei comandamenti, Å il<br />

male che viene perpetrato ai danni di una persona.<br />

Puà godere il cristiano del male? Assolutamente no. Non puà godere del male<br />

perchÇ, anche se fatto contro un uomo, esso Å sempre disobbedienza alla<br />

volontÖ di Dio, Å offesa diretta e indiretta di Dio, o alla sua persona, o alla sua<br />

volontÖ quando Å fatto ad una sua creatura.<br />

Godere dell’ingiustizia sarebbe godere del peccato. Ci sarebbe una gioia che<br />

sarebbe il frutto del male fatto. Chi ama il Signore non puà gioire quando il<br />

Signore viene offeso, anzi deve essere lui stesso nel pianto e nel dolore perchÇ<br />

il Signore Å stato offeso, tradito dalle sue creature.<br />

Chi Å il cristiano? ä colui che in Cristo deve togliere il peccato del mondo, lo<br />

deve togliere portandolo nel suo corpo sulla croce, soffrendo ed espiando per i<br />

peccati del mondo intero. Il peccato che lui deve togliere, lo potrÖ togliere nella<br />

grande sofferenza e nel dolore.<br />

Come puà creare gioia nel suo cuore il peccato, se poi Å lui stesso a doverlo<br />

togliere attraverso la sofferenza del suo corpo e del suo spirito?<br />

Il vero discepolo di Gesá mai potrÖ gioire, godere perchÇ una ingiustizia Å stata<br />

fatta. Egli per ogni ingiustizia dovrÖ pregare, fare sacrifici, offrirli a Dio perchÇ<br />

perdoni l’ingiustizia e converta colui che l’ha fatta. Questo Å il vero stile del<br />

cristiano. Altri stili sono dei cristiani falsi, che non sanno cosa Å il peccato e non<br />

sapendolo pensano di poter provare gioia quando una ingiustizia viene fatta.<br />

Non sono state forse le nostre ingiustizie, tutte, quelle del mondo intero, a<br />

portare sulla croce Cristo Gesá? Chi ama Cristo puà gioire del peccato mentre<br />

Cristo Å nell’agonia della sofferenza e della croce?<br />

Il cristiano si compiace della veritÇ. PerchÇ? Egli sa che la veritÖ Å Cristo<br />

Gesá, veritÖ piena, totale, di salvezza, di redenzione, di santificazione.<br />

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