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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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concreta di vivere e di operare nel campo del Signore. Grazia Å quella mozione<br />

permanente dello Spirito che agisce in lui e che si trasforma poi in operazioni<br />

concrete.<br />

La grazia di Dio non Å un dono permanente nella persona; permanente Å la<br />

grazia santificante; la grazia di operare secondo la volontÖ di Dio bisogna<br />

chiederla di volta in volta, essendo grazia di stato, grazia di apostolato, grazia di<br />

evangelizzazione, grazia dell’opera che si vuole compiere.<br />

Per compiere ogni opera Å necessaria una particolare grazia del Signore. Ogni<br />

opera Å diversa e differente dall’altra, ogni opera ha bisogno di una particolare<br />

grazia di Dio che bisogna impetrare nella preghiera costante, fiduciosa, ricca di<br />

fede, carica di tanto amore, fatta nella consapevolezza che Å solo per intervento<br />

straordinario di Dio che noi possiamo compiere l’opera che lui ci ha comandato<br />

di fare, anche che ci dia la grazia di sapere qual Å l’opera che lui vuole che noi<br />

facciamo.<br />

ä grazia la conoscenza dell’opera da compiere, ed Å grazia il suo svolgimento<br />

secondo la volontÖ di Dio. Per questo l’uomo di Dio deve mettersi in perenne<br />

comunione di grazia e di veritÖ con il Padre dei cieli e questo avviene nello<br />

Spirito Santo. ä Lui che ci deve muovere, illuminare, ma anche Å Lui che ci<br />

deve dare la forza, la giustizia, la prudenza e la temperanza di operare in tutto<br />

secondo la volontÖ del Padre, rispettandone modalitÖ e tempi.<br />

Sorretto da questa grazia Paolo ha posto il fondamento su cui dovrÖ innalzarsi<br />

la comunitÖ di Corinto. Questo fondamento Å Cristo Gesá, il Crocifisso, Colui<br />

che Å il Salvatore e il Redentore, il Messia di Dio per la salvezza di chiunque<br />

crede.<br />

ä giusto che si noti quanto egli afferma di se stesso. Egli dice di aver operato<br />

come un sapiente architetto. Dice perà che lui ha posto solo il fondamento, che<br />

Å Cristo, questi Crocifisso.<br />

La sapienza Å in Paolo frutto dello Spirito del Signore, ma Å anche in lui<br />

esercizio e fruttificazione dello Spirito di Dio. Quando si vive in perfetta<br />

comunione con lo Spirito del Signore, perchÇ lo si invoca nella preghiera e si<br />

chiede in ogni istante che sia la luce della nostra mente e l’amore del nostro<br />

cuore, a poco a poco l’albero diviene adulto e produce con naturalezza frutti di<br />

sapienza e di ogni altra virtá.<br />

Paolo riconosce di aver agito sempre con sapienza, ma riconosce anche di aver<br />

posto in Corinto solo il fondamento della fede. Spetta poi a quanti vengono<br />

dopo, a quanti succedono nell’opera costruire sul fondamento.<br />

Viene ancora una volta ribadito il principio della comunione che deve regnare<br />

nell’unica vigna del Signore. C’Å chi pone il fondamento e c’Å chi costruisce<br />

sopra; c’Å chi scava in basso e chi eleva l’edificio verso il cielo. Senza questa<br />

comunione di opera e di realizzazione diviene assai difficile, se non impossibile,<br />

lavorare nella vigna del Signore.<br />

Paolo perà non si ferma ad enunciare i principi della comunione o a specificare<br />

cià che lui ha fatto con sapienza e amore. Dona qui una forte ammonizione,<br />

affinchÇ ognuno metta ogni attenzione a costruire secondo veritÖ, saggezza,<br />

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