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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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stesso della libertÖ cristiana, libertÖ dagli uomini e dalle cose, libertÖ dallo spirito<br />

e dalla materia, libertÖ dall’intero creato. Tutto in Paolo si trasforma in uno<br />

strumento perchÇ la sua anima possa raggiungere il fine per cui Å stata creata.<br />

[22]Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro:<br />

tutto è vostro!<br />

In questo versetto Paolo specifica quanto precedentemente affermato.<br />

Gli apostoli, i missionari del Vangelo, gli araldi di Cristo sono strumento per il<br />

raggiungimento della propria vocazione. Non sono loro la vocazione. Noi non<br />

siamo stati chiamati per andare dietro a uomini; siamo stati chiamati attraverso<br />

uomini per andare a Dio.<br />

Questo principio deve essere sempre dinanzi agli occhi del nostro spirito, e<br />

questo al fine di non fare di nessun uomo un idolo.<br />

Si fa di un uomo un idolo nel momento in cui lo si pone al posto di Dio e si affida<br />

la nostra vita a lui, la si edifica su di lui.<br />

Paolo invece vuole che su questo punto ci sia serietÖ da parte di tutti. Nessun<br />

uomo, neanche Pietro, neanche Paolo, neanche Apollo - sono questi gli uomini<br />

piá insigni cristianamente parlando con i quali la comunitÖ di Corinto in qualche<br />

modo era venuta a conoscenza – possono essere posti a fondamento della<br />

fede di qualcuno.<br />

Neanche per loro – e se vale per loro vale per tutti gli altri – c’Å deroga a questo<br />

principio di fede; neanche per loro una qualche eccezione potrÖ mai essere<br />

fatta.<br />

Questo implica ed esige che ci liberiamo da tutte quelle false concezioni<br />

religiose che sovente assolutizzano un uomo di Dio e ne fanno una via per<br />

andare a Dio, sostituendo l’unica via che Å Cristo e rimpiazzandola con un<br />

uomo. Questo mai deve succedere all’interno del cristianesimo.<br />

NÇ deve succedere che qualcuno possa arrogarsi il diritto di distruggere la fede<br />

semplice, genuina dei suoi fratelli, ingannandoli e portandoli dietro di sÇ, su vie<br />

sbagliate, sol perchÇ il suo cuore si Å indurito e non riesce piá a seguire Cristo<br />

Signore sul cammino della croce dell’obbedienza alla veritÖ tutta intera del<br />

Vangelo.<br />

Sono anche strumenti e non via: il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro.<br />

Tutto cià che avvolge, o avvolgerÖ la vita dell’uomo, sia nel suo spirito, che<br />

nella sua materia, deve essere considerato uno strumento perchÇ l’anima<br />

possa elevarsi presso Dio in Cristo Gesá Signore nostro.<br />

Niente di cià che appartiene alla nostra vita deve essere considerato fine a se<br />

stesso. Tutto invece deve essere ricondotto alla sua veritÖ, alla sua essenza. La<br />

veritÖ Å una sola: esistiamo per andare incontro al Signore, viviamo per amare<br />

lui, moriamo per lodare e benedire lui, siamo nel presente per conoscere lui,<br />

progrediamo verso il futuro perchÇ possiamo crescere ed abbondare sempre di<br />

piá nel suo amore e nella sua veritÖ.<br />

Tutto il cristiano deve trasformare in uno strumento di amore, di veritÖ, di fede e<br />

di speranza. Ma tutto il cristiano deve essere disposto ad abbandonare, a<br />

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