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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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della salvezza, molti uomini potranno abbandonare la loro concezione di Dio,<br />

che non corrisponde alla veritÖ, e abbracciare la retta fede nell’unico Dio in Tre<br />

Persone secondo tutta la ricchezza di rivelazione che il messaggio evangelico<br />

contiene. Nessuno perà deve farsi illusioni. PoichÇ Å solo il vero Dio che fa<br />

nascere il vero uomo, e il vero Dio Å solo il Dio che Å Padre del Signore nostro<br />

Gesá Cristo, se non si dona il vero Dio, non potrÖ mai nascere il vero uomo.<br />

Ora Å tutto posto nella voce della Chiesa. Spetta a lei saper discernere le vie e<br />

le modalitÖ perchÇ tutte le sue forze siano impiegate per l’evangelizzazione del<br />

mondo. Spetta a lei trovare vie e forme nuove perchÇ questo accada.<br />

Dall’evangelizzazione la novitÖ di vita per ogni uomo, la liberazione degli uomini<br />

dalle loro falsitÖ e soprattutto dai loro peccati che intristiscono la terra e ogni<br />

giorno la coprono di lotte, di guerre, di tanto sangue, di tanta miseria, di tanta<br />

morte fisica e spirituale insieme.<br />

Credenza e fede. La fede si distingue dalla credenza, o dalle diverse credenze,<br />

perchÇ essa trova il suo fondamento solo ed esclusivamente nella Parola di<br />

Dio, nel Vangelo della Salvezza. ä la rivelazione il fondamento della fede.<br />

L’oggetto della fede Å fuori dell’uomo. L’oggetto della credenza Å invece dentro<br />

l’uomo, Å sulla terra e non nel cielo; viene dalla terra e non dall’alto. Questa Å la<br />

sostanziale differenza. L’altra differenza Å nei contenuti. I contenuti della fede<br />

sono purissima veritÖ, mentre quelli delle credenze sono un misto di veritÖ,<br />

pochissima, di falsitÖ, moltissima. La credenza si vince con l’annunzio della<br />

Parola del Vangelo, con l’accoglienza di questa Parola nel proprio cuore e nella<br />

propria mente, trasformando la parola ascoltata ed accolta in propria vita.<br />

Quando si incontra un uomo che fonda la sua vita sulle credenze, molte delle<br />

quali sono anche pura idolatria e superstizione, non si ha alcuna possibilitÖ di<br />

liberarlo da questi errori, se non conducendolo a poco a poco nella veritÖ della<br />

Rivelazione di nostro Signore Gesá Cristo. La fede Å l’unica veritÖ che libera<br />

l’uomo sia dal peccato che da tutti i frutti del peccato, compresa l’idolatria, la<br />

superstizione, ogni altro genere di falsitÖ che giacciono nella mente e che<br />

formano ormai il substrato culturale dell’uomo.<br />

LibertÇ e scandalo. Sull’argomento si Å giÖ detto molto, non sarebbe piá<br />

necessario ritornarvi. Si ritorna per ribadire qualche altro principio per sostenere<br />

e avvalorare quanto detto finora. Il cristianesimo Å libertÖ. ä libertÖ nella veritÖ e<br />

nella fede; Å libertÖ nell’obbedienza perfettissima a Dio. Senza fede, senza<br />

veritÖ, senza obbedienza non si puà parlare in nessun caso di libertÖ, bisogna<br />

invece dire che si Å nella peggiore delle schiavitá. Bisogna dirlo con fermezza,<br />

convinzione, risolutezza: non c’Å mai libertÖ cristiana ogni qualvolta un nostro<br />

fratello piá piccolo nella fede subisce uno scandalo attraverso il nostro<br />

comportamento. In questo caso, anche quando non c’Å la certezza che si possa<br />

operare lo scandalo, ma solo il sospetto, urge necessariamente astenersi dal<br />

compiere l’opera. La caritÖ verso il fratello Å la suprema legge della nostra<br />

libertÖ.<br />

La scienza dell’amore. La libertÖ cristiana diviene pertanto la scienza e l’arte<br />

dell’amore. ä scienza perchÇ il cristiano deve studiare Cristo, apprendere da lui<br />

come si ama, come Lui ha realmente amato in ogni circostanza; Å anche arte<br />

perchÇ la scienza acquisita attraverso lo studio di Cristo Gesá, bisogna<br />

trasformarla tutta in opera d’amore, in amore concreto da riversare su ogni<br />

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