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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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comunitÖ. Il dono non Å per volontÖ dell’uomo che viene concesso, Å sempre<br />

per un mistero arcano di Dio che nessuno conosce nÇ mai potrÖ conoscere.<br />

Se lo Spirito vuole, il dono Å dato, se lo Spirito non vuole, il dono non Å dato.<br />

Tutto viene dallo Spirito. PerchÇ impedire a qualcuno di invocare lo Spirito<br />

perchÇ voglia arricchirlo dei suoi doni?<br />

ä giusto che si invochi lo Spirito; lo richiede la vita stessa della comunitÖ. Come<br />

nell’umiltÖ e nella semplicitÖ si invoca lo Spirito per ricevere il dono, cosâ<br />

nell’umiltÖ e nella semplicitÖ si vive se il dono non viene concesso a noi, ma ad<br />

un altro.<br />

Non si puà impedire di aspirare, non si puà proibire l’esercizio di un dono<br />

ricevuto.<br />

Conosciamo perà il pensiero di Paolo che Å pensiero dello Spirito del Signore. Il<br />

bene supremo Å l’edificazione della comunitÖ, non Å la gloria personale che<br />

potrebbe ricadere sul soggetto che riceve ed esercita un dono dello Spirito.<br />

Tra il dono delle lingue e il dono della profezia, Paolo preferisce il dono della<br />

profezia. Con essa sicuramente la comunitÖ viene edificata nella veritÖ e nella<br />

santitÖ.<br />

Tra un dono utile alla persona e un altro utile alla comunitÖ Å preferibile sempre<br />

il dono utile alla comunitÖ, anzichÇ quello utile alla persona. La comunitÖ ha una<br />

prioritÖ sulla persona, come il bene di tutti deve cedere il posto al bene della<br />

singola persona.<br />

Non Å poi tanto difficile comprendere queste cose. Chi Å saggio le comprende e<br />

le accoglie nel suo cuore, custodendole con amore. Fa tutto questo per il bene<br />

dei suoi fratelli, perchÇ tutti possano arrivare alla perfezione nella veritÖ e<br />

nell’amore.<br />

Cià che merita di essere evidenziato in tutto questo Å l’amore grande che<br />

muove Paolo. Egli Å come una madre provvida e solerte che guarda veramente<br />

al bene di tutti i figli che ha generato nella fede. Egli sa misurare la fede di tutti e<br />

secondo la misura della loro fede detta quelle norme pratiche, utili non solo per<br />

la comunitÖ, ma anche per la persona. E non potrebbe essere diversamente dal<br />

momento che Å la persona che costruisce e forma la comunitÖ e non viceversa.<br />

A questo amore sempre ci dobbiamo ispirare perchÇ possiamo vedere nel<br />

fratello uno che ha bisogno dello Spirito Santo non solo per gli altri, ma anche<br />

per se stesso.<br />

[40]Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine.<br />

Il dono perà deve essere vissuto secondo la stessa finalitÖ per cui Å stato<br />

concesso. Sappiamo che ogni dono Å dato per l’utilitÖ comune, non solo per la<br />

crescita santa della singola persona.<br />

Quando si vive in una comunitÖ c’Å un ordine, un decoro che esigono che<br />

alcune cose si facciano in un modo anzichÇ in un altro.<br />

Su tutto questo Paolo ci ha illuminati abbondantemente. Non Å il caso che vi<br />

ritorniamo sopra.<br />

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