15.06.2013 Views

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

salvezza, se in gravi e seri casi, in cui la sua presenza Å strettamente<br />

necessaria. Questo lo richiede la libertÖ della sua coscienza, lo richiede la<br />

libertÖ di Cristo e la testimonianza che bisogna sempre rendere a Cristo<br />

Signore.<br />

PoichÇ molti sono i motivi di giudizio e quindi di scandalo in cui si potrebbe<br />

cadere, sempre per motivi di coscienza dell’altro, non da parte nostra, allora Å<br />

piá che giusto per il cristiano astenersi per quanto Å possibile dal frequentare<br />

certi ambienti e questo per conservare intatta la libertÖ che Cristo gli ha dato e<br />

la testimonianza da rendere al Signore della gloria.<br />

Non Å facile agire cosâ, ma bisogna impegnarsi. Il cristiano che vive nel mondo<br />

non tutto puà fare alla presenza del mondo e questo per non scandalizzarlo a<br />

motivo della libertÖ che Cristo gli ha donato. Egli deve essere sempre pronto a<br />

rinunziare a tutto per manifestare la libertÖ che Dio gli ha donato; deve essere<br />

pronto a ritirarsi da tutti se il suo modo di agire, sempre a causa della coscienza<br />

dell’altro, dovesse in qualche modo divenire motivo di scandalo e di biasimo<br />

della croce di Cristo Gesá.<br />

Il cristiano Å colui che prima di ogni altra cosa ha scelto Cristo e per il nome di<br />

Cristo Å disposto a liberarsi da tutto e da tutti; Å disposto a fare una vita ritirata<br />

per non recare intralcio alla causa del Vangelo e della veritÖ.<br />

[30]Se io con rendimento di grazie partecipo alla mensa, perché dovrei<br />

essere biasimato per quello di cui rendo grazie?<br />

Altro motivo soprannaturale che Paolo detta perchÇ possiamo conservare e<br />

vivere la libertÖ che Cristo ci ha donato.<br />

Quando noi prendiamo un pasto, lo prendiamo con rendimento di grazie.<br />

Benediciamo e lodiamo il Signore per quanto la sua bontÖ ci ha elargito.<br />

Tutto viene dalla bontÖ di Dio; Å Lui la provvidenza che governa il mondo e lo<br />

conduce verso la pienezza della vita che sarÖ data nei cieli nuovi e nella terra<br />

nuova.<br />

Se il cristiano mangia la carne immolata agli idoli e lo sa perchÇ l’altro lo ha<br />

avvertito e avvertendolo gli ha detto praticamente di astenersene, il suo<br />

rendimento di grazie diviene un motivo di biasimo.<br />

Da un lato c’Å lode e benedizione al Signore e dall’altro lato c’Å biasimo,<br />

mormorazione, condanna.<br />

Una stessa azione ha prodotto due effetti in contrasto e in contraddizione tra di<br />

loro.<br />

ä regola di sana moralitÖ, Å principio di giusto e corretto comportamento,<br />

operare valutando ogni cosa perchÇ uno sia il principio che la muove e uno sia<br />

il frutto che essa produce. Quando la nostra azione dovesse produrre un<br />

duplice frutto, uno di bene e uno di male, allora Å obbligo morale astenersi da<br />

essa.<br />

A nessuno Å lecito compiere un’azione attraverso la quale si loda il Signore e<br />

nello stesso tempo si giudica e si condanna colui che la pone in essere. Questo<br />

349

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!