PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

conoscendolo ogni giorno di piá secondo la profonditÖ del suo mistero di morte
e di vita.
Cristo Å conosciuto perfettamente dallo Spirito di Dio, il cristiano che Å nello
Spirito, dallo Spirito Å condotto verso la vera conoscenza di Cristo. PerchÇ
questo accada lo Spirito deve crescere in noi e cresce, crescendo in noi la
santitÖ.
Nella santitÖ noi ci liberiamo dallo spirito del mondo che non conosce Cristo,
anzi ne oscura il volto luminoso, e ci immergiamo di giorno in giorno sempre piá
profondamente nello Spirito di Dio, il quale ci dona la perfetta conoscenza del
mistero di Cristo Gesá che noi siamo chiamati a realizzare nella nostra vita.
ä essenziale comprendere e fare nostra questa veritÖ: Cristo Å il dono di Dio, lo
Spirito Å il dono di Cristo a noi perchÇ noi possiamo conoscere Lui, Dono di Dio
all’umanitÖ e prima di tutto al nostro cuore. Non solo lo possiamo conoscere,
quanto lo possiamo rendere visibile in noi attraverso la nostra perfetta
conformazione e configurazione a Lui, affinchÇ anche noi diventiamo un dono di
salvezza per il mondo intero.
[13]Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla
sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in
termini spirituali.
Paolo rivela qual Å la fonte del suo linguaggio su Cristo. Questa fonte Å lo
Spirito del Signore.
Lo Spirito del Signore in lui prima di tutto abolisce ogni altro linguaggio
suggerito dalla sapienza umana, linguaggio cioÅ frutto delle carne dell’uomo e
della sua natura concupiscente, superba, immersa nel vizio e nel peccato.
Chi Å nello Spirito del Signore si riconosce dal suo linguaggio. Un linguaggio di
carne, di sapienza umana rivela e manifesta che in lui c’Å lo spirito della carne;
mentre un linguaggio di sapienza ispirata, santa, celeste che parla delle cose di
Dio e del suo mistero, rivela che in lui abita e dimora lo Spirito del Signore.
ä facile sapere quale spirito abita nell’uomo, se lo Spirito di Dio, o lo spirito di
questo mondo. ä sufficiente osservare le sue parole e i suoi comportamenti. Lo
spirito della carne e del mondo suggerisce parole mondane e opere della terra;
lo Spirito di Cristo parla le cose di Dio e compie anche le opere di Dio.
Lo spirito che Å nell’uomo, rivela l’uomo, lo manifesta al mondo. La perfezione
dello Spirito di Dio in noi si manifesta quando muore in tutto lo spirito del
mondo, nei suoi pensieri, nei suoi desideri e nelle sue opere e al loro posto
subentrano i pensieri di Dio, le sue opere, la sua volontÖ, il suo mistero, la sua
gloria, il suo regno eterno.
L’uomo lavora per lo spirito che lo governa e che Å in lui. Lavora per il mondo
se Å posseduto dallo spirito del mondo; lavora e opera per il cielo se Å inabitato
dallo Spirito di Dio e del Signore nostro Gesá Cristo.
Che in Paolo vi sia lo Spirito di Dio che vi abita lo attesta il fatto che lo stesso
Spirito Å il suo unico Maestro, la sua unica Guida, Å Colui che gli insegna il
83