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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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spirito assieme alla virtá della temperanza. Con la povertÖ in spirito si libera da<br />

ogni attaccamento alle cose di questo mondo, con la temperanza usa dei beni<br />

della terra solo per quel tanto che gli Å necessario. Il resto, tutto il resto, lo<br />

mette a disposizione dei poveri e dei derelitti perchÇ anche loro possano<br />

gustare i beni di Dio, possano attraverso la reale comunione di vita con i fratelli<br />

che si trovano nell’abbondanza, anche loro togliere un poco di tristezza alla loro<br />

vita ed avere giorni di tranquillitÖ, di pace, di serenitÖ; giorni di speranza e non<br />

di disperazione, di gioia e non di lutto, di letizia e non di tristezza. Tutto questo<br />

avviene solo perchÇ il cristiano ha deciso di fare dell’Eucaristia il suo piá grande<br />

esercizio ascetico giornaliero, in modo che la santitÖ di oggi sia un nulla per<br />

rapporto alla santitÖ con la quale domani riceverÖ ancora il corpo del Signore<br />

Gesá.<br />

L’Eucaristia: sacramento della privazione totale. Cosâ compresa e vissuta,<br />

l’Eucaristia diviene per il cristiano il sacramento della privazione totale, come<br />

del resto lo Å stato per Cristo, che si Å spogliato, annientato, si Å fatto il Servo di<br />

tutti per amare ogni uomo, riversando su di esso tutto l’amore del Padre. Per<br />

privazione totale si intende l’annichilimento, lo svuotamento di sÇ. L’uomo che<br />

vuole amare secondo Cristo deve annullarsi nei suoi pensieri, rinnegando se<br />

stesso; deve togliere dal suo cuore ogni sentimento umano, che nasce dalla<br />

sua natura; deve privarsi della volontÖ, questa per lui non deve esistere;<br />

neanche dell’intelligenza deve fare uso. Se lui userÖ cià che nasce dalla sua<br />

natura, dai suoi pensieri, dai suoi sentimenti, dal suo cuore, non potrÖ mai<br />

amare alla maniera di Cristo Gesá, amerÖ alla maniera umana, porterÖ nel<br />

mondo un amore umano, ma mai potrÖ infondere l’amore divino. L’amore divino<br />

Å solo quello di Dio, Å quello che Dio riversa nel cuore di ogni uomo per mezzo<br />

del suo Santo Spirito. Per accogliere quest’amore Å necessario che l’uomo si<br />

svuoti. Dio non potrÖ mai riempire un cuore giÖ pieno, un’intelligenza giÖ<br />

razionalitÖ, una mente dai molti pensieri, una volontÖ con orientamenti suoi<br />

propri. Dio invece deve essere il nostro pensiero, la nostra intelligenza, il nostro<br />

cuore, la nostra volontÖ, i nostri sentimenti, la nostra compassione, la nostra<br />

caritÖ. Questo Å avvenuto perfettamente in Cristo Gesá, il quale visse sempre<br />

mosso dallo Spirito Santo e guidato dalla sua intelligenza, sapienza, saggezza,<br />

amore, veritÖ, visione della storia e di ogni uomo in particolare. Lo svuotamento,<br />

l’annullamento, o l’annichilimento non significa perdita in qualitÖ e in quantitÖ in<br />

amore, oppure distruzione dell’uomo. Significa lasciare tutto la spazio a Dio. ä<br />

come se l’uomo si mettesse da parte e Dio prendesse il suo posto. Questo<br />

significa celebrare l’Eucaristia come il sacramento della rinunzia totale<br />

dell’uomo. Cristo lo ha fatto; anche noi possiamo farlo, perchÇ i Santi ci sono<br />

riusciti. Essi sono vissuti vuoti di sÇ, pienissimi di Dio, del suo amore, della sua<br />

volontÖ, della sua intelligenza, del suo cuore. La Vergine Maria, Madre della<br />

Redenzione, ci conceda questa grazia. L’uomo ha bisogno di incontrarsi con<br />

l’amore di Dio e per questo il tramite umano, l’apostolo del Signore e il cristiano,<br />

deve svuotarsi di sÇ, perchÇ tutto Dio prenda il suo posto e ami alla sua<br />

maniera, riversando nel cuore tutto il suo amore.<br />

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