PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Per raggiungere questa dimensione universale occorre in noi tutta la santitÖ
dello Spirito di Dio. Questa santitÖ dobbiamo invocare su di noi attraverso una
preghiera costante, diuturna, accorata, insistente. Questa santitÖ deve liberarci
dai fomiti della concupiscenza e delle superbia che vogliono fare di noi una
individualitÖ nel corpo di Cristo, una solitudine, il centro e la sostanza dello
stesso corpo.
Man mano che l’uomo si libera da se stesso, dal suo peccato, a poco a poco
egli Å in grado di percepire la legge che governa l’unico corpo di Cristo e di fare
di essa la norma perenne che governa tutta intera la sua vita.
[27]Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.
Cià che dice Paolo in questo versetto Å la nostra veritÖ, ma Å anche un
annunzio di fede, una vera proclamazione del Vangelo della salvezza.
PerchÇ, oltre che veritÖ, Å anche annunzio? PerchÇ oltre che legge che regola
la vita del corpo di Cristo, Å anche Vangelo?
ä Vangelo e annunzio perchÇ questa Å veritÖ essenziale della nostra fede. Ogni
veritÖ di fede deve essere annunziata, proclamata, predicata.
Paolo predica l’essenza della nostra fede. Questa veritÖ deve essere creduta
da tutti coloro che nel battesimo sono divenuti cristiani. Essi sono ora membra
di Cristo Gesá, ciascuno per la sua parte, ciascuno secondo il carisma ricevuto
da Dio, ciascuno secondo la ministerialitÖ ricevuta e che serve perchÇ il corpo
di Cristo possa svolgere la sua missione di salvezza nel mondo.
Credere in questa veritÖ significa disporre il cuore e la mente ad agire in
conformitÖ ad essa. Nessuna veritÖ puà essere creduta, se prima non viene
annunziata. Una volta annunziata e creduta, essa cambia radicalmente
l’operato di ciascuno nel corpo di Cristo.
Il corpo di Cristo risulta percià composto da molte parti. Ognuno deve chiedersi
qual Å la sua parte; deve interrogarsi qual Å il suo ministero, il suo carisma, il
suo talento, la funzione che il Signore gli ha assegnato. Non solo deve
conoscere se stesso, deve anche mettere se stesso a servizio dei fratelli.
Questo diviene impossibile se manca in lui la volontÖ di vivere secondo quanto
il Signore ha disposto per lui.
Non c’Å fede, non c’Å accoglienza della volontÖ di Dio se non attraverso un
continuo, costante nostro lavorio della mente e del cuore, perchÇ quanto il
Signore ha disposto per noi venga da noi compiuto e cià che ogni cristiano Å, lo
mette a servizio del corpo di Cristo, perchÇ questi possa continuare ad offrirsi
per la redenzione del mondo.
[28]Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come
apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi
vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di
governare, delle lingue.
Paolo ha appena detto che ognuno per la sua parte Å corpo di Cristo. Ora
enumera alcune di queste parti. Non sono tutte, ma sono le piá essenziali, sono
quelle parti che danno veritÖ e stabilitÖ al corpo di Cristo Gesá. Queste parti
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